La sfrontatezza dei giovani, la caparbietà dei veterani, il tutto sotto la regia del simbolo della pallamano italiana, Alessandro Tarafino. E’ partita così, da circa due settimane, la stagione 2013-14 della Pallamano Conversano. Nuovi programmi, nuovi obiettivi e tanta voglia di crescere per il rinnovato sodalizio biancoverde che, oltre alla novità Tarafino in panchina, riparte dalla nuova presidentessa Nazarena Trovisi e dal nuovo team manager Beppe Vicenti. Dal 12 agosto, dunque, il gruppo si allena quotidianamente presso il PalaSanGiacomo sotto gli occhi vigili e attenti dell’ex numero 14, calatosi alla perfezione nel nuovo ruolo di allenatore e pronto a mettere al servizio della giovane rosa tutta la sua esperienza. Un’esperienza che sarà garantita anche in campo dalla presenza di giocatori che, di fatto, rappresentano l’anello di giunzione tra il passato ed il presente della pallamano conversanese: Giorgio Fantasia e Ninni D’Alessandro, due che non hanno bisogno di presentazioni. Conferme importanti anche quelle che riguardano i giovani Domenico Vitto (classe 1991), Sergio Recchia (1990), Davide Di Maggio (1995) e Giuseppe Martino (1994). Tra i volti nuovi, invece, ecco Davide Vicenti (1997), Francesco Ignazzi (1995), Marco Recchia (1994) e Jacopo Lupo (1995), tutti provenienti dalla prestigiosa e florida scuola pallamanistica di Noci.
Un chiaro segnale, quindi, da parte della società pluricampione d’Italia che punta tutto sui giovani e sul settore giovanile per provare a tornare in poco tempo a rivivere i fasti di un tempo. In questo senso molto importante sarà anche la collaborazione con gli istituti dei paesi limitrofi con l’obiettivo di promuovere la pallamano e incentivare i più piccoli a cimentarsi con questa affascinante disciplina.
Ufficio Stampa Pallamano Conversano
Sfrontatezza avvalorata dalla partenza di Colasuonno e Sperti .. puntando sui giovani !? Boh!
ma che fine ha fatto quel Gianni Fanelli? Non e’piu’ nella societa’ ???
A me piaceva tanto… un vero manager !!
La situazione a Conversano non è chiara per niente. Sembra che il grande manager Gianni Fanelli debba rimanere anche l’anno prossimo. Non c’è che dire, un ulteriore punto di forza per la “rinnovata” pallamano di Conversano.
Ti ringrazio ppm per la risposta.
Ma Conversano avra ancora quello sponsor delle scommesse ( Planet Win) sulla maglia quest’anno?
Questi fanno le squadre e si iscrivono alla serie mentre devono pagare ancora giocatori da due anni…che vergogna.. [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA]
“La sfrontatezza dei giovani, la caparbietà dei veterani”…tutto vero, ma la realtà è che gli spicciolini non ci sono più (vedi le varie partenze, gli stipendi non pagati, etc. etc.). Allora che si fa!!!! 1) si cerca [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA] della situazione, e per magia eccolo TROVATO; 2) il [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA] oltre a portare il suo gruzzoletto di danaro convince [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA] dei ragazzi di buone speranze, ad abbandonare la loro vecchia società; 3) si riesumano vecchietti, ma questo è il male minore vista la situazione attuale della pallamano italiana. Allora speriamo bene, perchè la pallamano a conversano è patrimonio di tutti e sono stanco di vedere ogni anno i vari [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA] che si alternano facendo il bello e cattivo tempo…….nonostantetuttoforzaconversano
Colasuonno è andato via perchè ha avuto la possibilità di andare a giocare in Francia. Ed economicamente Conversano non si poteva permettere una controfferta. A Sperti è stata proposta una cifra ma giustamente il ragazzo ha preferito andare a Carpi dove probabilmente gli hanno offerto di più. Quest’anno la società del Conversano è completamente rinnovata. Il presidente non è più Gianni Fanelli. Negli anni passati è vero che tanti erroracci gravi sono stati fatti economicamente parlando, ma il nuovo gruppo vuole fare bene. Infatti ha creato una squadra di ragazzi con un budget onesto e limitato e realistico, senza comprare giocatori che non possono essere pagati. è un nuovo inizio, si spera un inizio positivo sia per la crescita dei giovani che per le sorti societarie. A Conversano si vogliono cancellare gli ultimi anni disastrosi ripartendo da gente nuova. è un anno zero. La squadra probabilmene lotterà per non retrocedere, ma almeno l’ambiente resterà pulito da mancati pagamenti e si spera ricco di nuovo entusiasmo che i giovani dovrebbero portare.
colasuonno non e’ andato via perche’ conversano non poteva fare una controfferta economica visto quel che prendera’ x i primi 2 anni ma non poteva fare una controfferta tecnica visto che a conversano allenara’ un allenatore conosciuto solo come giocatore ma del tutto privo di esperienza e e tutto da scoprire se mai ci riusciremo come tarafino; sperti e’ andato via perche’ trattoto economicamente alla stregua dei giovincelli prvenienti da quel di noci quindi non all’altezza del gran carletto; [MODERAZIONE DI PALLAMANOITALIA]
Colasuonno non è andato via certamente perchè a Conversano allena Tarafino. Voglio vedere quale giocatore italiano rinuncerebbe a 18 anni ad andare a giocare in Francia per rimanere in una qualsiasi squadra italiana. Alessandro Tarafino non ha mai allenato, ma inizia quest’anno una nuova avventura. Farà esperienza e dimostrerà il suo valore come hanno fatto tanti prima di lui. Nessuno nasce imparato, ma si fa le ossa sul campo. Nessun Cervar o nessun Trillini è nato allenatore di serie a vincente ma lo è diventato allenando. Diamo tempo al tempo e se il valore del ragazzo c’è, si vedrà sul campo. La sfida che ha accettato quest’anno non è da tutti in quanto allenare il primo anno una squadra di ragazzi giovanissimi è complesso. Sono certo ha le carte in regola per fare bene. Deve provarci.
Carlo Sperti e tutti i ragazzi di Conversano lo scorso anno sono stati economicamente sovrappagati, gli hanno promesso cifre per cui non valevano (cifre che per giunta non hanno neanche preso). E glielo dico con molta onestà. La vecchia società ha dato troppi soldi a ragazzi che devono ancora fare le ossa e che devono giocare per la passione e l’amore per lo sport e non per un guadagno. Purtroppo l’anno scorso hanno promesso cifre e quest’anno gli è stato offerto quello per cui veramente valgono. E sto giudicando Carlo per l’età, non per il valore tecnico. Io Carletto l’ho visto crescere e ricordo quando da bambino giocava col fratellino sugli spalti del Palasangiacomo mentre in campo giocavano Pierre Thorsson o Adriano Di Maggio. Le posso dire che Carlo deve crescere tecnicamente molto, e ad ora non merita quelle cifre. Adriano Di Maggio a 17 anni non prendeva soldi e giocava per passione. Poi è diventato chi è diventato ma con l’umiltà e la forza di un campione. Purtroppo vedo intorno a Carlo la costruzione di un alone di “piccolo campioncino” che può solo fargli del male. Dobbiamo invece cercare di farlo stare coi piedi per terra se vogliamo aiutarlo a migliorare, altrimenti il ragazzo in primis penserà di essere già arrivato e questo lo porterà a non ricercare più il miglioramento. la sua affermazione sui giovincelli di Noci non la capisco e la trovo piuttosto presuntuosa, sia perchè sono coetanei di Carlo e alcuni anche amici di nazionale sia perchè il rispetto deve stare nello sport avanti a tutto. Io penso che a quell’età i soldi che bisogna dare ad un ragazzo debbano essere meno. per evitare che ci si monti la testa. Nel caso di Carlo temo che il processo di montatura sia già inziaito. Io sto da 22 anni nel mondo della pallamano e penso che questo potrà portarlo solo a scomparire e non a crescere. Rispetto e Umiltà sono le due parole d’ordine, senza della quale non andiamo da nessuna parte. Rispetto per gli altri, TUTTI gli altri, un rispetto sportivo e umano, per i compagni di squadra, per gli avversari e per i tifosi. E umiltà, comprensione dei propri limiti e accettazione di quello che si ha ora sapendo che se si è bravi e migliorando si raggiungeranno gli obiettivi prefissatisi in breve tempo e non a 17 anni. RISPETTO E UMITA’. Ci credo fermamente e spero che la prossima generazione di ragazzi conversanesi costruisca questi valori e non la presunzione e la mancanza di rispetto. Cordiali saluti.
E se qualcuno ha da ridire qualcosa contro i “forestieri nocesi”, vorrei ricordare che per tanti anni noi abbiamo adottato come figli giocatori come: Salatino (putignanese), Saldamarco (della provincia di napoli), Lopasso (Modugno) che hanno fatto la Storia di Conversano. Ad Maiora.
Questa scelta a Conversano si doveva fare da molto tempo, ora vincerebbero con i loro ragazzi più qualcuno da fuori a costi sopportabili