Mezzocorona spreca, Bolzano lo beffa ai rigori

Divertente posticipo quello andato in onda su Rai Sport 1 martedì, valevole per la 6a giornata di ritorno del campionato d’Elite. Dopo una partita dall’andamento altalenante dove ha prevalso la formazione ospite, i padroni di casa del Bolzano sono riusciti a sfruttare gli errori del Mezzocorona per ricucire lo svantaggio e portare la partita ai tiri di rigore, risultando poi vittoriosi.

Coach Milos non può contare su Innerebner e Gufler, due assi importanti della formazione bolzanina, mentre Rizzi ha a disposizione tutta la rosa, lanciatissima dopo la vittoria chiave contro Secchia.

L’inizio di gara è confuso: Bolzano concretizza in poche occasioni, trovandosi davanti una difesa abbastanza solida e un Luca Manica in giornata; dall’altra parte Mezzocorona è più che sfortunato: i 4 pali consecutivi colpiti nonchè 2 rigori falliti da Cappuccini la dicono lunga su chi stesse gestendo la partita nei primi 15′ di gara.

Le porte sembrano stregate, i portieri fanno il loro lavoro e così Bolzano avanza fin sul 3-0, salvo poi farsi riagguantare grazie alle iniziative di Andrea Manica che smista bene in mezzo e piazza diverse reti aiutato da Alessandro Dallago che fa la sua parte, segnando tutte le sue 4 marcature nel primo tempo. Il gioco di Bolzano è confuso e poco efficace, con Obrist unico dei suoi a provarci, mentre in fase difensiva Carapina stoppa quel che può. È comunque Mezzocorona a fare la partita in lungo e in largo, pur non essendo impeccabile in fase d’attacco.

La prima frazione vede avanti Bozen per la prima metà, per poi lasciare spazio a Mezzocorona che recupera e sorpassa. Si chiude così sul 12-14 il primo tempo in favore degli ospiti di Rizzi, squadra dimostratasi in gran forma. Nel secondo tempo i primi minuti sono fotocopia del primo tempo, col Mezzo che crea tantissimo in attacco e costringe Bozen ad azioni macchinose che spesso si concludono con un nulla di fatto: le due sospensioni a carico di Telepnev costringono però Rizzi a non rischiare il macedone in difesa, fatto che si rivelerà fatale.

Al 12o nella ripresa inizia la riscossa dei padroni di casa: dopo aver subito un passivo anche di 3 reti e in seguito ad innumerevoli occasioni fallite dagli ospiti, complice un Carapina splendido nella ripresa, Bolzano risorge e comincia a giocare come sa, dettando legge per il periodo restante. Dallago sbaglia un contropiede per il possibile +4 e sul ribaltamento di fronte il gol di Sporcic porta i suoi a -2. È la scintilla che ribalta la partita, perchè nei successivi 15 minuti ci sono soprattutto gli altoatesini in campo: la difesa biancorossa si chiude bene e Mezzocorona è limitatissimo e inefficace dall’ala, mentre in attacco nelle fila bolzanine Sporcic e Pircher (12 reti in 2) fanno faville, trafiggendo un impotente Manica.

Bolzano piazza così un 4-0 che lancia Milos e i suoi a +3, vantaggio che resterà tale fino a 2′ dal termine, quando alcune sviste della difesa di casa permettono il recupero di Mezzocorona, coronato dalla rete in contropiede di Pedron a 30″ dalla fine che porta tutti ai tiri di rigore.

Alla roulette finale sbagliano Telepnev, che azzarda un pallonetto (giustificato), Pedron e Widmann, consentendo così a Bozen di raccogliere i 3 punti in palio.

Analizzando nel complesso la partita, si può dire che Mezzocorona abbia giocato nettamente meglio per gran parte della partita: hanno pesato moltissimo sul risultato finale le tantissime occasioni solari da rete fallite soprattutto dai 6 metri. Avrebbe meritato sicuramente qualcosa in più la squadra ospite, che oggi ha dimostrato definitivamente di non meritare un’eventuale retrocessione.

Dalla parte degli altoatesini, Milos deve dedicare i 3 punti a Carapina, attentissimo per tutti i 60′ e decisivo in molte occasioni, a Sporcic, trascinatore nel secondo tempo, e a Pircher, che con le sue 6 reti nella ripresa ha posto anch’egli un mattone importante per la vittoria finale.

Bozen ha giocato al suo livello per 18 minuti in tutto, quelli finali, capitanato da un risvegliato Sporcic, mentre per il resto della gara è stato buio pesto in ogni ruolo. “Mezzo” fallisce così per pochissimo i 3 punti che sarebbero valsi una quasi salvezza, mentre Bolzano spezza la serie negativa e torna alla vittoria, agganciando Noci a 24 punti.

Bozen – Metallsider Mezzocorona 33 – 32 dtr (p.t.12-14)(s.t.29-29)
Bozen: Dollinger 1, Morandell, Querin 6, Obrist 6, Oberkofler, Pircher 9, Pobitzer, Carapina, Sporcic 8, Waldner 1, Widmann 2, Steiner, Dalvai, Pittscheider. All. Milos
Metallsider Mezzocorona: Rossi, Berghem, Confalonieri, Cappuccini 5, Mattei, Tseliapnev 7, Opalic 1, Pedron 5, Manica L., Manica A. 5, Manica N. 3, Manna, Pedò 1, Dallago 5. All.Rizzi
Arbitri: Iaconello – Iaconello

di Luca Zadra
[Foto: SSV Bozen Handball – Michele Bommassar]

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3 Comments

  1. kim said:

    Peccato povero Mezzo meritava di vinvere anche se ha sprecato molto!!!poi la lotteria dei rigori è sempre molto brutta,certo io avrei fatto battere l’ultimo rigore ad un manica nicola o a un berghem, ma non a pedron che non sa tenere la palla in mano, per non parlare del NAZZIONALE Obrist che ieri ha fatto passi sfondo ed ha anche ucciso le 4-5 tortore che erano presenti nella palestra.Se questo è il futuro della pallamano italiana stiamo messi propio bene!!

  2. Ulisse said:

    Sono d’accordo, il Mezzo meritava….peccato che Bozen abbia un portiere di un altro pianeta…

  3. nathan80 said:

    @kim

    Pedron aveva “massacrato” il portiere del Bozen per tutta la partita con una percentuale di oltre il 70% (5 / 7), e di solito i rigori non li sbaglia. Poi ovvio che con il “senno di poi…” si poteva scegliere un altro tiratore. Manica Nicola aveva gia’ tirato il suo rigore (forse ti sbagli con Andrea) mentre Berghem non aveva fatto un solo minuto in campo, e sarebbe stato il suo primo tiro dopo il riscaldamento.

    Il rammarico vero di Mezzocorona rimane quello di essere arrivati ai rigori, quando sarebbe bastato un pizzico di freddezza in piu’ o magari semplicemente di fortuna per essere davanti alla fine dei tempi regolamentari. E speriamo che questi 3 punti “gettati” al vento non siano poi decisivi per la salvezza.

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