Una carriera strabiliante. Un nome legato in modo indissolubile alle imprese sportive di una città – la sua Prato – e della Nazionale azzurra. Zaim Kobilica (nella foto) è tra gli atleti più rappresentativi nella storia della Pallamano italiana. I numeri, strabilianti pure quelli, ne descrivono forse solo in parte le gesta, la forza. Dicono certamente cos’è stato per Prato e per la Nazionale: era lui il capitano di quell’AlPi che alla fine degli anni ’90 faceva suoi due Scudetti e due edizioni della Coppa Italia. Era lui il trascinatore di quell’Italia che, sempre in quegli anni, approdava per la prima volta nella sua storia ai Campionati Mondiali e che conquistava la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo.
Oggi, tutte insieme, Prato, la Nazionale e la Pallamano Italiana hanno onorato Zaim Kobilica, l’uomo e l’atleta, nel giorno in cui il Palasport cittadino è diventato ufficialmente il Pala “Zaim Kobilica”. A rendere indelebile l’avvenimento, la targa intitolata all’indimenticato campione e scoperta all’ingresso dell’impianto sportivo, con la cerimonia che si è svolta alla presenza del Sindaco della città toscana, Matteo Biffoni; dei consiglieri federali, Gianluca Brasini e Flavio Bientinesi; del delegato provinciale del CONI Prato, Massimo Taiti; di Maida Kobilica, moglie di Zaim e anima nel percorso che ha portato alla giornata di oggi e alla intitolazione del Palasport.
Ma tanti i volti, sul campo e fuori, che hanno reso onore a Kobilica in una sorta di viaggio tra passato, presente e futuro della Pallamano italiana. E tutto, ovviamente, sul campo. Con un torneo giovanile, con una partita tra gli amici di Zaim e, soprattutto, con un’amichevole in famiglia tra i ragazzi delle Nazionali seniores e U19, in raduno in questi giorni tra Borgo San Lorenzo e Prato. Un bel momento, ma anche un test importante per Riccardo Trillini e per lo staff tecnico azzurro, in chiusura d’anno e con la testa agli appuntamenti internazionali della prossima stagione.
ZAIM KOBILICA: I NUMERI – Con la maglia dell’AlPi Prato, Kobilica ha conquistato due Scudetti (1997/98 e 1998/99) e due Coppe Italia (1997/98 e 1999/2000), segnando nel campionato di Serie A1 – ha vestito per una stagione anche la maglia del Rubiera – un totale di 2816 reti in 484 partite. Di origini bosniache, con la Nazionale italiana ha collezionato 34 presenze e segnato 187 gol, rappresentando uno degli atleti di punta nella qualificazione ai Mondiali di Kumamoto 1997 e nell’argento ai Giochi del Mediterraneo dello stesso anno.
Ufficio Stampa F.I.G.H.