La Pallamano Secchia Rubiera si iscriverà al prossimo campionato di serie B: dopo 30 anni di serie A la pallamano rubierese riparte dunque dal campionato cadetto con una nuova società e un settore giovanile che abbina qualità e quantità. Di seguito il messaggio del neo Presidente Luca Rinaldi.
”Abbiamo cercato in tutti i modi di iscriverci alla A/1, effettuando i pagamenti, garantendo quanto dovuto e valutanto anche le più svariate interpretazioni del regolamento. Purtroppo non c’è stata la possibilità di proseguire la tradizione consecutiva ad alto livello di Rubiera. Peccato, perchè la nuova società aveva la volontà, le basi e l’entusiasmo per affrontare un campionato così impegnativo. Ripartiremo dalla serie B, ma l’entusiasmo e la volontà di fare bene restano immutati, anzi a questo punto gli stimoli sono ancora maggiori perchè vogliamo riportare il nome di Rubiera al livello che riteniamo le competa”.
OBIETTIVI
“Per quanto riguarda la prima squadra, affrontare il campionato con un gruppo molto giovane e qualche veterano, con l’obiettivo di far crescere i nostri ragazzi ed essere tra i protagonisti della stagione: la serie B sta decisamente stretta non solo alla storia, ma anche alla situazione attuale del movimento pallamanistico rubierese. Noi vogliamo che questa sia solo una tappa di passaggio obbligata. Inoltre lasciamo le porte aperte ai giocatori della zona che vogliono entrare a far parte di questo progetto. Che non si pensi di fare le cose in tono dimesso: siamo in serie B ma gli allenamenti, come intensità e frequenza, saranno gli stessi programmati per la serie A/1. Le energie purtroppo risparmiate con la non iscrizione alla A/1 le concentreremo sul settore giovanile: avremo sei squadre nelle varie categorie Federali e Uisp, tutte sulla carta decisamente competitive. In particolare ci aspettiamo una grande stagione dalla Under 16. Mi dispiace per coloro che hanno tentato, in questi due mesi, di approfittare dei problemi della pallamano rubierese per far razzia dei nostri ragazzi: resteranno a mani vuote… Con lo staff tecnico dobbiamo ancora parlare direttamente dopo questi cambiamenti, ma da parte nostra sono tutti confermati”.
NUOVA SOCIETA’
“La Pallamano Secchia Rubiera è una realtà fatta di tanti appasionati carichi di entusiasmo. Peccheremo di certo di esperienza, non di volontà e di serietà. Abbiamo ambizione ma nello stesso tempo vogliamo ritornare ad alti livelli puntando fortemente sui ragazzi del settore giovanile. Questo implica anche un potenziamento dello stesso, e magari anche della stessa struttura societaria, se ci saranno altre persone disposte a mettersi in gioco. Qualcuno ha detto che, in quanto per la stragrande maggioranza siamo genitori di atleti, “daremo la paghetta” ai giocatori… Bella battuta, magari la prendiamo come slogan! E poi ci tengo a sottolineare anche come nel nuovo Consiglio Direttivo siano ampiamente rispettate le “quote rosa”; anzi, noi maschietti siamo addirittura in minoranza… Scherzi a parte, vi assicuro che la voglia di fare non ci manca di certo. Il messaggio è uno solo: la pallamano rubierese è viva e vegeta!”.
GLI SPONSOR
“Avevamo già avviato una serie di contatti, li porteremo avanti in questi giorni. Cerchiamo un primo sponsor che abbia voglia di farsi vedere sul locale. Abbiamo già avuto conferme da alcuni vecchi sponsor che hanno deciso di accompagnarci anche in questa “seconda vita”. Poi abbiamo già studiato e formalizzato un paio di iniziative per la raccolta e la promozione pubblicitaria che presenteremo ufficialmente nelle prossime ore. Insomma siamo in pieno movimento”.
IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO
Il nuovo organo direttivo della neonata Pallamano Secchia Rubiera è stato nominato ieri sera: è composto da nove membri. Oltre al Presidente Luca Rinaldi, ne fanno parte Alessandro Zini, Daniela Castagnoli, Paolo Carmeli, Sauro Giovanardi, Susanna Ferrari, Paola Pivetti, Cinzia Targetti e Valeria Giovanardi.
IL MESSAGGIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Il commento dell’Assessore allo Sport Federico Massari “L’amministrazione comunale di Rubiera vuole ringraziare il gruppo di dirigenti e genitori che ha permesso la nascita della nuova società e soprattutto il futuro della Pallamano a Rubiera. In un momento così difficile è importante avere l’esempio di persone che hanno voglia di impegnarsi e mettere la propria passione e il proprio tempo a disposizione degli altri e permettere ai ragazzi di Rubiera di poter praticare lo sport da loro preferito nel proprio Comune. L’idea di puntare sui giovani e concentrarsi sulla loro crescita sarà sicuramente vincente per garantire un futuro a questa società e per riportarla ai massimi livelli anche per quanto riguarda la prima squadra senza mai fare “il passo più lungo della gamba”. L’amministrazione comunale offrirà il supporto necessario alla nuova società e auspica che altrettanto faccia il tessuto economico e sociale di Rubiera”.
Ufficio Stampa Pallamano Secchia Rubiera
Questa è la prima squadra di A1 c he salta, temo ne seguiranno altre speriamo almeno che qualcuno si faccia avanti per chiedere il ripescaggio
Peccato… comunque in bocca al lupo! Spero però che si riescano a completare i due gironi di A1 a 12 squadre. Staremo a vedere.
Caro Giallo (quello Vecchio e quello Vero) temo che sarà impresa ardua vedere 24 squadre in A1…. ma mai come vederne 72 in A2!! Si coach, lo so che sono solo i format dei campionati…. un caro saluto a tutti!
Mi dite Voi se una squadra neopromossa dalla B alla A2 è in grado da un anno all’altro di dover riorganizzare l’assetto societario e programmare una Under 14 e una a scelta tra Under 18 e Under 20?? Secondo me è umanamente impossibile a meno che non si abbia a disposizione un bacino d’utenza di ragazzini talmente vasto da pregarli affinchè decidano di giocare a pallamano piuttosto che fare calcio nuoto, hockey e sci e cosi facendo li metteremmo in campo e non dovremmo dire addio ai nostri sogni di A2 ma siccome nella nostra società esiste la parola PROGRAMMAZIONE questo non sarà fatto, continueremo a far crescere i nostri 10-12 bambini di 13 o 14 anni e finchè ci sarà il tecnico che vorra insegnare loro questo fantastico sport in maniera del tutto gratuita noi saremo qua a “combattere”!!
Sapete cosa faremo per quanto riguarda l’A2?? Purtroppo ci accontenteremo di rifare la serie B solo perchè abbiamo un gruppo di ragazzi che oltre ad essere amici fuori dal campo ama alla follia questo sport perchè altrimenti avremmo abbandonato tutto tanto a loro che ci sia una squadra in meno non importa!! E poi si spera che in A2 si raggiungano le 72 squadre?? Ma per piacere!!!
si legge sui giornali che la GIOAGNOLI RIMINI di Bugli e Brasini l’anno prossimo fara’ la serie A2, ma fino all’anno scorso non avevano un giovane uno, la squadra era composta tutta da ultra 30. mi dite come faranno??
La A/2 con gli ultra trentenni….
Ma qua parlate di aria fritta..è un problema interno alla società se non ha mai organizzato un settore giovanile..il carpi si è legato al ravarino per risolvere il problema l’anno scorso..(quest’anno dovrà arrangiarsi)!!invece di far giocare ultratrentenni bisognava che prima la società nascesse da una giovanile..non con gente già senior!!!è logico ch ora non possiate fare nulla..
La fanno con i quarantenni! Sono cambiate alcune cose a Rimini, non date per scontato che non riescano.
p.s. posso essere d’accordo che sia “paradossale” far giocare dei vecchietti, ma con il loro entusiasmo provinciale sono molto più vicini loro alla realtà pallamanistica italiana di tanti altre società.
SE questi fossero i problemi. Non credo sia un male se in A/2 giocano i vecchietti. E’ molto peggio se continuano a giocare in A/1 o elite…
Se nei nostri ventenni ci fosse la metà del talento, della conoscenza del gioco (e della materia in generale) e della passione dei “quarantenni” di Rimini, le nostre Nazionali giovanili avrebbero risultati eccellenti…
pensare che una voltra per i “vecchietti c’era la serie C (non ero ancora nato quando c’era la D, si avete leto bene, la D) e oggi invece sembrea che la serias A2 sia una categoria di “ripiego”, Tutto questo è un pò triste, poi vogliamo vhr la nazionale vinca… ma quando mai!!!! la nazionale è figlia dei club e della federazione, e si sta buttando tutto da troppi anni alle ortiche. Per fortuna che con un salto generazionale di 10 anni, forse qualcosa si vede, speiamo!
non ci siamo capiti non e’ un problema se giocano in A2 e A1 i vecchietti ( BUGLI E BRASINI MAGARI AVERLI IN SQUADRA, 300 GOALS IN 2 L’ANNO SCORSO IN SERIE B) , mi riferisco piuttosto ai regolamenti federali, e’ possibile iscrivere una squadra senza alcun settore giovanile in serie A ??
No non si dovrebbe perché se no i giovani come li si fa crescere?c’è bisogno di settori giovanili attivi!!