Forse non tutti avranno avuto modo di leggerlo, per quanto la notizia sia relativamente vecchia. In ogni caso, lo scorso 18 Dicembre, la EHF ha pubblicato il ranking continentale del 2008.
Nella classifica generale, dominio e podio per Danimarca, Spagna e Germania, seguite da Francia, Croazia, Russia e Norvegia. Le grandi d’Europa, insomma, in fila, l’una dietro l’altra. Pian piano si scende con lo sguardo: Svezia, Macedonia, Bielorussia, Olanda, Turchia. Dell’Italia neanche l’ombra. No, eccola finalmente! 28^ posizione per la nostra Federazione.
Meglio dell’ultima graduatoria, in cui eravamo al 32^ posto. Meglio di nazionali come Bulgaria, Finlandia, Cipro, Lussemburgo. Insomma, con tutto il rispetto, siamo migliori di quel conta meno.
28^ posto nella classifica generale, si diceva, ma qualcuno di peggiore c’è. Questo perchè nelle squadre cosiddette Senior, abbiamo punteggi uguali o non eccessivamente distaccati da altre selezioni meglio piazzate rispetto a noi.
Per meglio comprendere questo concetto, basta osservare che all’Italia Senior Maschile viene attribuito un punteggio pari a 16, uguale a quello della Bielorussia, che ha ben nove posizioni in più. Anche la Nazionale Senior Femminile, con 32 punti, è equiparabile alla Slovacchia, classificatasi dodici posizioni più in alto.
E allora dov’è il problema? Due sole parole: Nazionali giovanili. Già, è l’attività di azzurrini e azzurrine a penalizzare maggiormente il nostro movimento, che nel settore femminile totalizza appena 4 punti tra Under 18 e Under 20, mentre in quello maschile fa segnare 16 punti suddivisi tra le due categorie.
Poco? Nulla, se, tralasciando le irragiungibili Germania, Danimarca, Francia, si pensa che nazioni come Bielorussia e Finlandia, nella sola Under 18, contano rispettivamente 36 e 24 punti. Meno di nulla se si osserva come, in alcuni ruoli, nell’attuale Nazionale Senior Maschile, ad esempio, ci siano dei veri e propri vuoti per il futuro.
Come se non bastasse, a ricordarci di come i nostri giovani facciano fatica ad affermarsi sui coetanei europei, arriva il penultimo posto – meglio solo dell’Israele – della Nazionale Allieve, ai Giochi del Mediterraneo disputati in Turchia.
Tra poco finirà il 2008; che l’anno nuovo possa segnare l’inizio della svolta, di un cambio di rotta da parte di società e Federazione nei confronti di questi ragazzi, perchè se la volontà è quella di crescere, SKY, tanto per fare un esempio, non basta: in campo, tra cinque, dieci, venti anni ci andranno i giovani di oggi, gli stessi giovani che ora – non per colpa loro, sia chiaro – prendono sberle da troppe nazioni europee.
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di Matteo Aldamonte
che la federazione facesse qualcosa per i giovani prima di tutto cambiando la regola degli under è inpensabile che un ragazzo under 18 porti via il posto in a1 e anche in a2 a giocatori più esperti o più anziani quest’anno il limite è del 90 ma dovrebbero essere estese le annate in questo modo le società avrebbero il tempo di lavorare sul giovane per 2 3 4 anni e questo permetterebbe ai ragazzi di crescere con continuità.