IHF, documento ufficiale: ecco come cambiano le regole della pallamano

Con un comunicato consultabile tramite questo link, la IHF, International Handball Federation, ha provveduto a presentare quelle che sono le modifiche al Regolamento Tecnico di Giuoco che entreranno in vigore nella prossima estate.

Tante le novità: in questo articolo abbiamo tradotto testualmente i paragrafi modificati del regolamento ma in breve ecco quello che cambierà.

DOHA, QATAR - JANUARY 28:  Silvio Heinevetter of Germany (R) speaks to referee Slave Nikolov of Macedonia during the quarter final match between Qatar and Germany at Lusail Multipurpose Hall on January 28, 2015 in Doha, Qatar.  (Photo by Christof Koepsel/Bongarts/Getty Images)

DOHA, QATAR – 28 gennaio 2015: Silvio Heinevetter della Germania si rivolge all’arbitro Slave Nikolov della Macedonia durante il quarto di finale fra Qatar e Fermania alla Losail Multipurpose Hall. (Photo by Christof Koepsel/Bongarts/Getty Images)

Innanzitutto la posizione del “giocatoreportiere in attacco”: l’abitudine di utilizzare un giocatore di campo al posto del portiere in attacco si è diffusa molto e la IHF ha deciso di regolamentare la questione. Niente più casacca: il giocatore che entra al posto del portiere può vestire la propria maglia da gioco e quando il portiere rientra può uscire un qualsiasi giocatore sul campo. Non essendoci più “il giocatore con la casacca”, nessuno dei 7 giocatori in campo può prendere le funzioni del portiere: la porta resta vuota finché il portiere non rientra, non potremo più vedere ali o terzini improvvisarsi portieri per emergenza dell’occasione…!

La seconda regola è più complessa e riguarda gli infortuni: tante volte i giocatori restano a terra chiamando l’intervento dei sanitari per rallentare il gioco o rifiatare. Bene, la IHF introduce un deterrente non da poco: se un 2014410104215giocatore ha bisogno di intervento medico, evento che causa l’interruzione del tempo e del gioco, deve uscire dal campo per ricevere l’assistenza in quella sede e può rientrare solo dopo che la propria squadra ha completato 3 attacchi: sarà compito del delegato al tavolo gestire il controllo dei 3 attacchi. Purtroppo questa regola vale nel caso in cui il giocatore stia davvero sfruttando la situazione ma anche nel caso in cui un giocatore si faccia effettivamente male; questa regola non si applica se l’intervento medico in campo è dettato da un fallo di un giocatore avversario che viene sanzionato.

normal__IMG_4127La terza regola, finalmente, regolamenta il gioco passivo: 6 passaggi da quando gli arbitri alzano il braccio. Se la squadra in attacco subisce un fallo che provoca un tiro di punizione (nel più classico dei casi il “9 metri”), la battuta di questo è considerata come un passaggio. Se la squadra in attacco ha appena completato il sesto passaggio e l’attaccante è costretto a tirare ma subisce fallo, si ottiene un passaggio in più per battere il tiro di punizione e mandare al tiro un giocatore: se questo subisce nuovamente fallo sarà tiro franco.

Chiarita anche la questione “ultimo minuto” con la quarta regola. Innanzitutto il lasso di tempo si riduce agli ultimi 30 secondi di gioco, dove si è preferito non infierire con i cartellini rossi e conseguenti possibili squalifiche ma introducendo un metodo ben più efficace: il tiro dai 7 metri. Se infatti negli ultimi 30 secondi di gioco avviene uno degli episodi elencati nella bluecard1regola (si va dall’ostacolare la ripresa del gioco fino al fallo gravemente antisportivo), piuttosto che infierire con la penna degli arbitri si introduce la concessione di un tiro dai 7 metri alla squadra che attacca, qualsiasi sia la situazione di gioco e la posizione in campo dell’infrazione. Solo se il fallo è gravemente antisportivo verrà fatto rapporto scritto.

Ultima regola quella del cartellino blu, introdotta dalla IHF per chiarire immediatamente a tutti (spettatori, giocatori e media) se gli arbitri scriveranno o meno un rapporto scritto a seguito di un cartellino rosso. La coppia arbitrale infatti, ravvisata l’infrazione da squalifica di un giocatore o ufficiale estrae il cartellino rosso e dopo una consultazione può estrarre il cartellino blu se ritiene l’accaduto passabile di rapporto scritto.

Questa una sintesi delle 5 introduzioni ma le regole parola per parola le abbiamo tradotte qui sotto:

1. Portiere come un giocatore

Regola 4.1 – Paragrafo 3 | Regole 4.4-5-6-7

Si noti che la Regola 4 rimane valida a tutti gli effetti pur considerando le condizioni di sostituzione fra un portiere ed un giocatore. Vengono effettuate le seguenti implementazioni:

  1. Una squadra può schierare in campo sette giocatori ‘di campo’ nello stesso momento. NON è obbligatorio (ma è consentito) l’utilizzo della cosiddetta “casacca” con il colore della maglia del portiere da far indossare al giocatore che lo sostituisce.
  2. Se la squadra sta giocando con sette giocatori di campo nessuno di questi può assumere le funzioni di un portiere, ovvero nessun giocatore può entrare in area prendendo la posizione del portiere. Se la palla è in gioco ed uno dei sette giocatori di campo entra in area interrompendo una chiara occasione da rete, alla squadra avversaria è assegnato un tiro dai sette metri. Si applica la regola 8:7 comma f.
  3. In caso di sostituzione -di un giocatore con il portiere-, si applicano le regole 4:4-5-6-7 (regole di base della sostituzione fra giocatori, ovvero qualsiasi giocatore può uscire per far rientrare dalla panchina il portiere). Una volta effettuata la sostituzione il portiere riacquista normalmente tutte le proprie funzioni e diritti secondo le Regole 5 e 6.
  4. Se una squadra sta giocando con 7 giocatori di campo e deve effettuare una rimessa del portiere, un giocatore deve uscire ed essere sostituito da un portiere che si dirige verso l’area per effettuare la rimessa. È a discrezione degli arbitri chiamare o meno un time-out durante la sostituzione.

2. Giocatore infortunato

PREMESSA

In ogni manifestazione durante gli ultimi anni abbiamo assistito ad una grande quantità di situazioni nelle quali un giocatore richiedeva l’intervento medico sul campo pur non essendo questo necessario, spezzando così il ritmo del gioco con fare antisportivo e prolungando oltremodo la durata delle cure, cosa che danneggia anche la trasmissione TV degli incontri. I provvedimenti presi fino ad ora dai delegati ed arbitri IHF non sono stati sufficienti per eliminare questa abitudine.

Indicazioni agli arbitri riguardo la Regola 4:11 paragrafo 1:

  • Se gli arbitri sono certi del fatto che un giocatore infortunato abbia bisogno di intervento medico in campo, mostreranno immediatamente i segnali 15 e 16. Gli ufficiali di squadra chiamati ad intervenire non possono rifiutare l’entrata in campo per l’intervento.
  • In tutti gli altri casi, prima di mostrare i segnali 15 e 16, gli arbitri chiederanno al giocatore di alzarsi in piedi per lasciare il campo e ricevere l’intervento medico in quella sede.
  • Qualsiasi giocatore o ufficiale di squadra che non rispetti tali indicazioni va punito secondo le regole di condotta antisportiva.

Il Paragrafo 1 è modificato come segue:

  • Dopo aver ricevuto l’intervento medico sul campo, il giocatore DEVE lasciare il campo.
  • Esso può rientrare quando il terzo attacco della propria squadra è stato completato. I delegati al tavolo saranno responsabili di monitorare questa situazione e questo conteggio.
  • Un attacco inizia col possesso della palla e finisce quando viene segnata la rete oppure quando la squadra che attacca perde il possesso del pallone.
  • Se una squadra è in possesso del pallone quando un proprio giocatore necessita di intervento medico, l’attacco che segue alla ripresa del gioco è considerato come primo attacco.
  • Se il giocatore ritorna in campo prima della fine dei 3 attacchi, va sanzionato come ingresso irregolare (cambio irregolare – sospensione).
  • Tutte le normative sopracitate NON SI APPLICANO se l’intervento medico in campo è necessario a seguito di comportamento antisportivo di un avversario sanzionato dagli arbitri.
  • Le stesse regole non si applicano nel caso in cui il pallone colpisce la testa del portiere e questo necessita dell’intervento medico.

3. Gioco passivo

PREMESSA

Molti allenatori ed esperti ritengono che la regola del gioco passivo sia ben descritta nel Regolamento Tecnico di Gioco ma si dibatte sul fatto che non tutti gli arbitri utilizzano lo stesso criterio di giudizio sul passivo, specialmente sulla lunghezza dell’attacco dopo che il gioco passivo è stato segnalato con il braccio dagli arbitri; era richiesto quindi un cambiamento che desse agli arbitri meno soggettività e più oggettività.

Allo stesso tempo si rimarca agli arbitri di non consentire una crescente aggressività da parte della squadra che difende in alcuni momenti.

 Principi di base:

  • Le regole 7:11 e 7:12 rimangono valide
  • Il chiarimento nr. 4 sezioni A, B, C e l’appendice E rimangono invariati

Il chiarimento nr. 4 sezione D è modificato come segue:

  • Dopo aver mostrato il segnale gli arbitri possono fischiare il gioco passivo in qualsiasi momento, qualora non fosse riconosciuto un tentativo di creare una conclusione.
  • Dopo aver mostrato il segnale la squadra in attacco ha un totale di SEI PASSAGGI per tirare in porta.
  • Se dopo un massimo di sei passaggi non vi è stata alcuna conclusione, uno dei due arbitri fischia il gioco passivo (tiro di punizione per la squadra avversaria)
  • Se la squadra in attacco ottiene un tiro di punizione (9 metri, ecc), il conteggio dei passaggi continua, non si interrompe.
  • Se un tiro è murato dalla squadra che difende, il conteggio dei passaggi continua, non si interrompe.
  • Se la squadra che difende commette un fallo dopo l’esecuzione da parte della squadra che attacca del sesto passaggio ma prima che l’arbitro abbia avuto il tempo di fischiare il gioco passivo, questa infrazione si traduce in un tiro di punizione per la squadra in attacco. In questo caso la squadra che attacca avrà un passaggio addizionale per concludere l’attacco ed eventualmente un tiro franco.
  • Il numero dei passaggi è definito dagli arbitri a seconda della loro osservazione dei fatti secondo la regola 17:11 paragrafo 1.

4. Ultimo minuto

PREMESSA

L’intento di questa regola, modificata nel 2010, è quello sia di ridurre o evitare comportamenti antisportivi o falli gravi nell’ultimo minuto di gioco sia di dare la possibilità alla squadra che sta perdendo di vincere o pareggiare un incontro, il che significherebbe mantenere la partita combattuta fino all’ultimo secondo. Tuttavia la riuscita di questo intento è stata parziale e ancora oggi si continuano a vedere gravi situazioni che portano poi una squadra a vincere, senza considerare il fatto che un giocatore viene squalificato per la successiva giornata.

In aggiunta, un lasso di tempo come un minuto (l’ultimo) è stato considerato troppo lungo per questa regola (in un minuto si possono segnare due o più reti).

Principi:

  • Anziché nell’ultimo minuto i provvedimenti speciali di seguito si applicano solo negli ultimi 30 secondi.
  • Con “ultimi 30 secondi” si intendono gli ultimi 30 secondi della partita ed anche gli ultimi 30 secondi del primo e secondo supplementare.

Le Regole 8:5, 8:6 ed 8:10 c,d sono modificate come segue:

  1. La dicitura “ultimo minuto di gioco” viene sostituita con “ultimi 30 secondi di gioco”
  2. Un fallo che cade sotto la regola 8:10c (palla non in gioco) – ovvero ostacolare la ripresa del gioco – deve essere punito con la squalifica (rosso diretto) SENZA RAPPORTO SCRITTO e va concesso un tiro dai sette metri alla squadra avversaria (qualunque sia la situazione di gioco e soprattutto la posizione dell’infrazione).
  3. Un fallo che cade sotto le regole 8:10d (palla in gioco) ed 8:5 (“fallo da squalifica”) deve essere punito con la squalifica SENZA RAPPORTO SCRITTO e va concesso un tiro dai sette metri alla squadra avversaria.
  4. Un fallo che cade sotto le regole 8:10d (palla in gioco) ed 8:6 (“fallo gravemente antisportivo”) deve essere punito con la squalifica CON RAPPORTO SCRITTO e va concesso un tiro dai sette metri alla squadra avversaria.
  5. Nei casi al punto 3 e 4 appena elencati si applica quanto segue:

5.1 Il giocatore in attacco è in grado di tirare e segnare una rete: NO 7 METRI
5.2 Il giocatore in attacco passa il pallone ed il suo compagno fallisce l’occasione da rete: TIRO DAI 7 METRI
5.3 Il giocatore in attacco passa il pallone ed il suo compagno segna una rete: NO 7 METRI

5. Cartellino blu

PREMESSA

Talvolta non è chiaro alle squadre se un cartellino rosso dato dagli arbitri è alla stregua della regola 8:5 (nessun rapporto scritto) o della regola 8:6 (rapporto scritto) e la situazione rimane all’oscuro sia del pubblico che dei media.

Questa modifica produce più chiarezza in determinati casi. Se l’arbitro mostra il cartellino blu, significa che dopo l’incontro il referto verrà accompagnato da un rapporto scritto e sarà il Giudice Sportivo a prendere successive eventuali decisioni.

Regola 16:8 (Regole 8:6 ed 8:10) – L’ultimo paragrafo è modificato come segue:

  • L’informazione (citata nel paragrafo in questione) è fornita mostrando il cartellino blu.
  • Il cartellino blu deve essere in possesso degli arbitri.
  • Gli arbitri mostrano prima il cartellino rosso e successivamente, dopo una breve discussione fra loro, il cartellino blu.

di Luca Zadra

Authors

2 Comments

  1. PinkHandball said:

    Quindi per gli arbitri dal test di cooper (che non si fa più) che passavano il 20 si è passati al test navetta che passavano in 15, ora si farà il test di matematica…. speriamo non finisca in catastrofe
    non commento le singole regole perchè mi vien da ridere….

  2. Regolamento said:

    Qualunque tiro di punizione è “franco”, cioè libero, cioè il tiratore può liberamente decidere se passare la palla o tirare direttamente in porta. Quindi ficchiamoci in testa una volta per tutte che il tiro franco NON E’ soltanto quello a tempo scaduto

Comments are closed.

Top