Ci siamo. Anche quest’anno siamo in finale scudetto. Anche quest’anno abbiamo vinto con il cuore. Il Conversano di ieri sera è quello che scende in campo non solo con la testa. Una squadra di leoni, di lottatori.
Tsilimparis fra i pali, una saracinesca. Di Leo entra e segna 6 rigori su 6. Un pezzo di storia della pallamano lo ha scritto anche lui, lo hanno detto ieri in Rai Franco Chionchio e Giacomo Capuano, in meno di un minuto giocato, è il cannoniere della partita. Un record. Tarafino, un vero gladiatore.
Lotta su ogni palla e segna come solo lui sa fare ogni volta che andiamo in “difficoltà”. Maione. Un muro. Cercano di bloccarlo come possono. Innerebner e compagni lo fermano solo facendo fallo. L’esperienza del nostro pivot fa innervosire gli avversari. Radovcic, il solito fulmine sulla fascia. Marrochi il solito leone. Quando decide di andare avanti, non lo prendi. Maretic è diventato in pochissimo parte integrante del gruppo. Non si è smentito neanche ieri, segna 4 reti bellissime. Gaeta. Senza parole.
Come ha scritto un giornalista di Repubblica, “Quando una VIRGOLA mette il PUNTO alla partita”.
Ma ieri in campo c’era un uomo in più. Ieri al Palasangiacomo abbiamo visto tifare, abbiamo sentito tifare, abbiamo letto la gioia e la soddisfazione sui volti della gente. Abbiamo finalmente percepito il calore di chi crede in questi ragazzi, in questo allenatore. Trillini, un mister che non molla mai.
Ora si parte per Bologna. Scriviamo insieme un’altra pagina di storia. Vinciamo tutti insieme il quinto scudetto.
Ufficio Stampa HC Conversano