Oggi l’esordio per le azzurre a Oderzo, nelle Qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2011. Cresce l’attesa, aumenta la tensione. A carica squadra e ambiente azzurro ci pensa, con questa intervista su PallamanoItalia, il capitano della Nazionale, Elena Barani.
PALLAMANOITALIA: Elena Barani, capitano delle Nazionale, su PallamanoItalia. Elena, a poche ore dall’esordio che aria si respira in casa azzurra?
ELENA BARANI: Serenità, voglia di vedere quale sia l’effettivo valore di questa squadra di fronte a formazioni che non conosciamo, ma che si presentano da un punto di vista fisico superiori.
P: La Repubblica Ceca viene indicata come favorita al passaggio del girone, ma l’Italia gioca in casa, davanti al suo pubblico. Qual’è la tua chiave di lettura di queste Qualificazioni?
B: Sicuramente un onore e motivo di grande soddisfazione avere la possibilità di giocare in casa propria, in particolare in una realtà sociale e sportiva che conosce bene la pallamano e che fa parte del tessuto connettivo di questa area. L’accoglienza da parte degli organizzatori è stata eccellente e ci ha consentito subito di sentirci a proprio agio, e di avere la sensazione che sia un onore per loro averci qui, cercheremo di ripagare in campo i loro grandi sforzi organizzativi.
P: Come ci si sente ad essere capitano della Nazionale in un occasione importante come questa, davanti al pubblico di casa? Che emozione si prova?
B: Orgoglio, grande orgoglio, non è la prima volta ma ogni volta si rinnova una sensazione di grande emozione, soprattutto quando ci si stringe insieme per cantare l’inno nazionale , una tradizione per questa squadra. Anche la copertura televisiva della Rai è un motivo in più, una responsabilità maggiore per offrire uno spettacolo importante per chi ci seguirà da casa, mi ricordo anni fa, quando per la prima volta vidi un partita in televisione di una nazionale italiana femminile, dissi a me stessa ” Un giorno voglio essere là”, la mia speranza è che le stesse sensazioni le provino tante altre giovani atlete.
P: Passare il turno vorrebbe dire poter compiere un passo verso la storia per la pallamano italiana. Quali sono le tue e le vostre (della squadra) aspettative attorno alle 3 gare che vi attendono?
B: L’obiettivo è sempre cercare di dare il massimo, dobbiamo tentare di limitare i nostri errori in fase offensiva e di essere più aggressivi in difesa, cercando di interrompere il gioco degli avversari, rallentandone la costruzione cercando così di pareggiare il gap fisico. La partita di esordio sarà molto difficile per la bravura delle avversarie e per la consueta emozione della prima gara di una competizione così impegnativa. Sappiamo tuttavia cosa l’allenatore si aspetta da noi, sono ormai anni che lavoriamo insieme più o meno con lo stesso gruppo di atlete, e dobbiamo quindi mettere in pratica tutto quello che abbiamo provato e su cui abbiamo lavorato da tempo.
P: Tante giovani in rosa, nonostante un impegno così importante come le Qualificazioni Mondiali. E’ questa la strada giusta per il futuro della nostra disciplina: giovanissime subito di fronte ad appuntamenti di rilievo?
B: Dobbiamo rinnovarci, è da un pò di tempo che la Federazione ha scelto la strada di innesti graduali dei nostri giovani talenti. Penso che questo sia molto importante per la loro esperienza personale e per fornire loro le migliori opportunità di crescita fin da subito, nell’intento di costruire una squadra che diventi sempre più competitiva. Credo sia determinante già solo il fatto di essere con noi, di lavorare con noi in allenamento e di “rubare” qualche scampolo di partita, in cui per altro finora hanno sempre dimostrato tutte, anche le più giovani , di poter dare un contributo positivo.
Alle azzurre, ora, non resta che dare tutto il nostro calore. Forza Azzurre. In bocca al lupo da tutta l’Italia della pallamano.
di Matteo Aldamonte
Dall’intervista di Elena Barani si capisce chiaramente l’umiltà e la passione di queste atlete, è proprio questo che mi fa amare la pallamano. La pallamano è fatta di persone che mettono il cuore in quello che fanno, non certo per i soldi o la notorietà (vedi calciatori!!!!!!! che indicono pure li scioperi!!!!!), queste ragazze passo per passo cercano di fare grande il nome della pallamano italiana, tutte insieme. Vi sosteniamo da casa, canteremo l’Inno con voi, faremo goal con voi, e perchè no………………………in bocca al lupo!
siamo al 15 del 1T e già non torniamo in difesa :((
non ci siamo, primo tempo 19-08
con tutto il bene che voglio a queste ragazze, sembra che ci manchino proprio i fondamentali tecnico-tattici della pallamano… PASSI in nazionale??? passaggi sbagliati terzino-centrale… non ci siamo, sarà l’emozione ma non ci siamo. Loro non ci temono perchè stanno facendo un 6-0 non aggressiva, e noi però non sappiamo neppure attaccarla con un banalissimo scalare…facciamo prima l’ABC della pallamano prima di andare ad impelagarci in schemi che non sono nella nostra natura. FORZA RAGAZZE!!!!
cattive, ci marcano pure a uomo :(( però almeno l’atteggiamento è cambiato (il risultato no, 25-11 8?2T), DAI ITALIA!!
Rispetto ed ammiro queste ragazze, lo farò sempre perchè rappresentano lo sport e la nazione che amo, ma questa partita è stata una sofferenza, si sono visti errori che nemmeno nelle giovanili si commettono. Il carattere non mi è piaciuto, giochiamo in casa e dobbiamo regaire sempre!! Comunque mi sono piaciute SCAMPERLE PORINI BALSANTI e BARANI, erano le uniche che concretizzavano e che ci provavano, soprattutto difendevano!! Perchè anche la difesa proponeva delle vere e proprie vie di fuga per le avversarie. Capisco anche che la Repubblica Ceca è nettamente superiore, ma questo risultatao non ce lo meritavamo. SERAFINI ci ha messo grinta, e ha giocato bene davanti al suo pubblico, brava!
Secondo me è stata una giornata NO per le nostre, ma sono convinta che domani faranno vedere chi sono, perchè le azzurre sono molto meglio di ciò che abbiamo visto stasera.
handballmania, ma le vedi le partite di Elite? Passi in nazionale? certo! passaggi sbagliati centrale terzino ? Certo! perchè pensi che la femminile sia 25 in europa e i maschi 31?????capacità tecniche limitate, capacità fisiche limitate, capacità condizionali pressochè inesistenti. Non c’entra l’emozione, c’entra la necessità si una svolta radicale se vogliamo cambiare, lavoro (qualità e quantità, ma già la seconda sarebbe un gran passo avanti) nei club, selezione nei club, ricerca di talento nelle scuole. o anche semplicemente ricerca, che sarebbe già paso vanti, Club Italia federale da subito. O accontentiamoci della volontà dei nostri giocatori , perchè quella è l’unica garantita,senza lamentarci.
GRAZIE ELENA PER QUELLO CHE HAI DETTO SULLA NOSTRA ACCOGLIENZA … GRAZIE DI CUORE ! IL PROF