Tanto tuonò, che piovve. Il Consiglio Federale di lunedì scorso è stato decisivo per la pallamano italiana, perchè proprio alla pallamano italiana cambierà radicalmente volto: stravolti i campionati, ridotto il numero degli stranieri, incentivata la presenza di giovani nelle formazioni Senior.
Tutte le novità prodotte in quel di Roma, sono state rese note nel pomeriggio di ieri dalla Figh, attraverso un’apposita e dettagliata circolare. Un testo, questo, dove gli organi federali hanno tracciato le linee guida delle prossime tre stagioni – sino al 2012/13 -, attuando “un processo al quale il Consiglio ha ritenuto di corrispondere senza peraltro limitarsi ad una semplice revisione delle formule, ma soprattutto assumendo misure rivolte ad incentivare il consolidamento e la valorizzazione dei vivai societari, nella ormai non più differibile operatività di un programma dedicato alle rappresentative nazionali a tutti i livelli”.
PALLAMANO MASCHILE
Nemmeno troppo velatamente, la circolare federale parla di ‘obiettivi non raggiunti’ dall’istituzione del campionato di vertice, la Serie A Elite, ed è proprio da quest’ultima che partirà una rifondazione complessiva di tutto il movimento dell’handball maschile.
SERIE A ELITE
Stop alle otto squadre, dall’anno prossimo si passa a 12, con le prime otto che accederanno ai play-off (serie al meglio delle tre gare), e le ultime quattro, che, al contrario, daranno vita ai play-out.
Variazioni importanti riguarderanno gli stranieri: quattro i tesserabili, due quelli, invece, iscrivibili a referto. Aumentano, al contrario, i giovani da convocare obbligatoriamente: dovranno essere almeno quattro, nati dal 1990 in poi. Riguardo alle normative più generali, introdotto l’obbligo dei 14 convocati nei match casalinghi, che potranno essere ridotti a 12 fuori dalle mura amiche.
Confermata la Rai come partner televisivo, ed il marchio ‘Mondo’ per i palloni da gioco ufficiali della massima serie. Inoltre, tornando ai campionati giovanili, tutte le squadre avranno l’obbligo di portare avanti l’Under 18 Nazionale e l’Under 14 Maschile.
SERIE A1 MASCHILE
Qui il numero delle squadre raddoppia: si passa dalle 12 attuali, alle 24 della prossima stagione, suddivise in due raggruppamenti; il tutto con quattro promozioni (le prime due di ogni girone), ed altrettante retrocessioni per le ultime due formazioni classificate.
Interessante la metodologia utilizzata dalla Figh per decidere la composizione dei gironi, e venire incontro alle difficoltà economiche delle società, soprattutto di quelle del sud Italia: […] “ha deliberato la costituzione di una sede di valutazione e garanzia (della quale verranno chiamati a far parte per sorteggio, alla chiusura delle iscrizioni, due presidenti, o loro dirigenti, di società del centro-nord e due di società del centro-sud) – spiega la circolare della Figh – con il compito di definire i criteri applicativi di una sorta di “cassa di compensazione” attraverso la quale le società partecipanti al campionato contribuiranno, ciascuna nella misura che verrà fissata, al riequilibrio dei costi di trasferta per tutte le squadre iscritte, e ciò in ragione delle ormai da tempo denunciate criticità da parte delle società del centro-sud, laddove storicamente i maggiori costi di gestione dei campionati limitano la possibilità di un adeguato sviluppo sul territorio”.
Ammesso, come avviene oggi, un solo straniero convocabile, mentre anche qui passa a quattro nati dal 1990 in poi l’obbligo delle iscrizioni a referto in materia di giovani. Obbligatorie l’Under 18 Nazionale e l’Under 14 Maschile.
COPPA ITALIA SERIE A ELITE/A1 MASCHILE
Questa è, forse, l’innovazione più ‘affascinante’, perchè unisce la Coppa Italia d’Elite ed il Trofeo di Serie A1, in un unica manifestazione.
Questa si aprirà con otto gironi, composti da quattro squadre: tre provenienti dalla Serie A1 Maschile, ed una dalla massima categoria. Alla fase dei raggruppamenti, seguiranno ottavi e quarti di finale, ed infine le Final Four, da svolgersi in un’unica sede, come avvenuto quest’anno in Elite.
SERIE A2 MASCHILE
“Il Consiglio, nel cercare di dare una risposta concreta alle persistenti problematiche che interessano le società militanti nel campionato di serie A2 maschile, ha ritenuto di articolarlo in sei aree – illustra in merito il documento federale – cercando così di ridurre fortemente le distanze e, conseguentemente, i costi”.
Già, anche qui si raddoppia. Non il numero delle squadre, bensì quello dei gironi: sei raggruppamenti, da dodici squadre ciascuno, per un totale di 72 squadre partecipanti alla terza categoria dell’handball maschile. Da questi sei gironi verranno fuori altrettante squadre promosse, mentre finiranno in Serie B le ultime due classificate.
Nessun cambiamento in materia di stranieri e giovani da iscrivere a referto, mentre viene anche qui introdotto, come nelle due categorie superiori, l’obbligo di iscrivere a referto 14 giocatori nelle gare casalinghe e di rispettare il minimo di 12 in quelle esterne.
Novità, invece, per quel che concerne i tempi di svolgimento delle partite: si potrà giocare non solo al Sabato, ma anche nell’arco della domenica, purchè il fischio d’inizio sia compreso tra le 10.00 del mattino e le 18.00.
PALLAMANO FEMMINILE
Si è optato, in questo caso, per avviare modifiche più graduali, che partano, cioè, dalla stagione 2011/2012, lasciando inalterati i regolamenti per quella del prossimo anno.
SERIE A1 FEMMINILE
Eliminato il pareggio, con l’obbligo di terminare le gare con i tiri di rigore, la massima categoria in rosa vedrà un graduale aumentare delle squadre, che passeranno dalle otto attuali a dodici, entro l’annata 2012/13: questo, come detto, avverrà per gradi, visto che l’anno prossimo non ci saranno cambiamenti, mentre si passerà poi a dieci, ed infine a dodici formazioni.
Anche il numero delle giocatrici straniere non subirà variazioni l’anno prossimo, mentre si passerà a due nel 2011/2012, ed a un’atleta soltanto nell’ultimo anno del triennio in considerazione.
COPPA ITALIA DI A1 FEMMINILE, SERIE A2 FEMMINILE
In nessuna delle due competizioni sono previste variazioni rispetto allo svolgimento attuale.
ALTRE NOVITA’
SERIE B MASCHILE & FEMMINILE
Si tratterà di campionati dalla formula a gironi regionali o interregionali. Saranno di competenza delle aree territoriali, con formule definite sulla base delle squadre iscritte.
ARBITRI, CAUZIONI E TASSE DI GARA
“Per quanto concerne la materia delle designazioni arbitrali, il Consiglio ha adottato la decisione di prevedere, con meccanismi che saranno resi noti, il possibile ricorso alla procedura del sorteggio per i massimi campionati maschile e femminile. A proposito del deposito cauzionale si è ritenuto di ridurre sensibilmente i vari importi”, spiega la Federazione.
Inoltre, sarà prevista una diminuzione delle tasse-gara in Serie A2 Maschile, mentre in Serie A Elite le formazioni saranno tenute a versare un contributo per le riprese televisive.
LA LEGA S’HA DA FARE
Si conclude con la formazione delle Leghe, o ‘organismi societari’, come vengono definiti nella circolare. In tal senso, “il Consiglio ha rinviato alla prossima riunione l’adozione di decisioni che, nell’immediato futuro, mirino a favorire la costituzione di sedi permanenti di confronto tra le società partecipanti agli stessi campionati o alle stesse categorie, per una condivisa responsabilità per le scelte da operare sugli obiettivi comuni”.
Il documento integrale è consultabile sul portale ufficiale della Figh, nella sezione ‘Circolari Federali‘
di Matteo Aldamonte
“Sede di valutazione e garanzia” con settentrionali e meridionali? Ahahahah… dopo quasi trent’anni ci mancava solo questa e poi le ho sentite tutte!!! Ahahahahah…
E gli Handball Trophy che fine fanno? Aboliti?
Mi sembrano molto interessanti queste novità.
L’unica cosa che non riguarda i contenuti, ma di più all’apparenza, è che secondo me il campionato di ingresso non si può chiamare serie B. Bisogna scalare i nomi delle categorie e chiamarlo almeno serie C.
Mi è venuto un dubbio leggendo l’articolo. In Elite le ultime 4 fanno i playout,in quante retrocedono? in Serie A1 ci sono 4 promozioni, quindi significa che retrocedono tutte le ultime 4 dell’elite??? Allora cosa li fanno a fare i playout??? I conti non tornano…
L’Elite del 2012/13 sarà a 14 squadre, quindi le due retrocessioni, comparate alle quattro promozioni dall’A1, quadrano perfettamente.
Nel complesso penso che sia una riforma poco coraggiosa.
Ottima la diminuizione degli stranieri in Elite. Forse sono un po’ troppi 4 under 20.
Per l’A1 ritengo che oltre alle 12 d’Elite in Italia non ci sono altre 24 squadre che possono garantire un livello tecnico adeguato ed un equilibrio fra le squadre partecipanti.
Questre modifiche porteranno ad un abbassamento del livello tecnico e della spettacolarità.
Infine, invece di eliminare il pareggio, penso che sia più giusto ritornare ai 2 punti per la vittoria. Questa “imitazione” del calcio nella pallamano non ha senso.
… molto bella l’idea della Cassa di compensazione.
Gli handball Trophy non ci saranno più
questo ritorno al passato mi piace, però bisognerebbe scalare i nomi dei campionati. dire che si gioca in A1 e spiegare che però c’è una categoria superiore è brutto. Poi sinceramente la A2 ha un gioco da serie B da anni 90, la B da serie C e l’attuale C da serie D anni 80. Che male ci sarebbe a cambiare i nomi?? forse per l’immagine??
Handball Trophy aboliti, mi spiace, era un bel torneo per testare tutti prima dei campionati.
Per quel che mi riguarda, speriamo che non stravolgano il settore arbitrale con promozioni a valanga dal canB al canA e al canElitè, considerato che la B torna regionale, anche le designazioni dovrebbero essere assegnate alle macroregioni, cosi come i CanB allora, giusto?
Ora cmq mi leggo tutta la circolare.
Io aggiungerei per Elitè a1 e a2 (Meglio kiamarle A A1 B e cosi via….) di dover fare OBBLIGATORIAMENTE anche un under 12……e dare dei punti aggiuntivi nel campionato successivo alle squadre ke vincono le categorie giovanili!!! Gli stranieri meglio 3, cosi continueranno a pagarne 4 (salatissimi e spesso inutili) invece ke investire in qualche altra parte!!!
fabrizo nemmeno i tre punti sono bastati per evitare “combine” ed altri episodi che tutti ben conoscono, la eliminazione del pareggio era necessaria. Prova avedere quanti pareggi nella scorsa stagione e quanti quest’anno………. Sullìabbassamento del livello, non commento…….,perchè mi vien da sorridere, sul fatto che gli Under 21 ,4 su 14 siano troppi , mi chiedo come pensiate si formino i giocatori, facendoli giocare a 30 anni?
Vorrei chiedere delucidazioni sulle promozioni in A1.
Io mi son fatto un idea ma credo sia molto complicata. Sostanzialmente: quante squadre per girone di a2 andranno a comporre l’a1 dell’anno prossimo?
Le retrocessioni sono annullate o rimangono? Per fare un esempio: Castenaso farà uno dei 6 gironi di a2 oppure rimarrà in A1?
Grazie in anticipo.
Marco, l’eliminazione del pareggio ha senso solo per eliminare dubbi sulle scommesse. dal punto di vista tecnico in uno sport come la pallamano non ha senso. Bundesliga e asobal non a caso mantengono i 2 punti per la vittoria ed 1 per il pareggio.
Per quanto riguarda i giovani, 4 under in Elite sono troppi (bastano 2, se poi ne hai 10 all’altezza meglio) . Mi sta bene in A1 ma nella massima serie un giovane deve giocarci solo se lo merita… Forzando il loro inserimento si fa un danno sia alla squadra che a loro stessi.
Già non abbiamo il coraggio di chiamare la serie A1 serie B, di questo passo un ragazzo dopo 2/3 anni di pallamano magari mi gioca in Elite, e magari toglie il posto ad un ragazzo di 22 anni…vedrai, sarà così.
buongiorno..mi chiedevo due cose..
1) il pareggio abolito nella serie a1 femminile varrà gia dal prossimo anno?
2) il campionato d’ingresso per il settore maschile sarà, dunque, la serie B?
attendo risposte ;)
sconfitta su tutta la linea la proposta delle pugliesi che propugnavano il mantenimento degli stranieri, ma ‘compensata’ con l’abbandono dell’idea dei 2 gironi che piaceva tanto a quelle del nord.
Come ampiamente previsto e prevedibile, s è trovata una situazione di mezzo che accontenta e scontenta tutti.
L’abbassamento degli stranieri apre scenari nuovi e imprevedibili: da conversano arrivano voci di guerra e potrebbe partire a breve l’assalto ai giovani talenti fasanesi: giannoccaro, sirsi rubino… pezzi interessanti per un conversano che dovrà ripensarsi senza il massiccio apporto degli stranieri. e per costanzo potrebbero suonare le sirene di casarano che gioco forza rinuncerà a Torbica.
al nord va meglio di tutti al bologna che a ben guardare ha 4 stranieri di cui solo 3 titolari e nemmeno fenomeni. per il resto è la squadra col parco italiani migliore e potrebbe approfittare non poco di questa situazione.
tenere il nome di a1, a2 e b è ridicolo. chiamiamoci a,b,c e d e finita.
negativa la scelta della rai: fatta in questo modo non serve a nulla e le società devono pure pagare. a sto punto meglio mettere tutte le partite su internet e mandare in diretta solo le finali magari su sport italia o sky
Ma troppi gironi……… ma come si fa…!!!
Nessuno parla del numero delle squadre previsto da questa riforma: secondo quanto c’è scritto nella circolare, fra Elite A1 e A2 dovrebbero essrci 108 squadre; adesso ce ne sono 54.
Dove vanno a prenderle? Compresi tutti i gironi di B attualmente arriviamo a 104. Qualcuno mi sa dare una spiegazione?
A quanto pare nemmeno il tempo di fare uscire la formula e già i soliti settentrionali in malafede cominciano con le campagne di destabilizzazione… Pensate a tirare fuori cinque italiani decenti per non finire a zero punti, piuttosto…
Fabrizio hai parlato di CAMPIONATI il nostro invece è un campionato, spero la differenza sia chaiar, quando una federazione deve cercare i mezzi per evitare le combine e poi quelli per migliorarne il tasso tecnico , scusa ma è una battaglia persa.In quanto agli under non cambia nulla perchè già oggi non giocano più di 8/9 giocatori agli altri va il garbage time che non serve a nulla, il punto è che se li hai li devi allenare cosa che per la maggior parte dei club non accade. Io un Uder 21 lo metterei OBBLIGATORIAMENTE in campo, perchè questo è l’unico modo per OBBLIGARE i club a lavorare in modo serio sui settori giovanili, c’è chi lo fa già , ma ‘è chi non lo fa per nulla. In A/1 femminile scompare il pareggio da subito. Per Ulisse. mi sa che l’idea te la sei fatta sbagliata: le integrazioni avverranno, come indicato nella circolare, sulla base di ripescaggi governati da un sistema di punteggi a cui possono accedere le società, pagina 38 e seguenti del vademecum.
per come la vedo per la A1F.ridurre le straniere da 3 a 1 va benissimo ,solo che lo si dovrebbe fare in 4/5 anni ,la vedo dura in tre anni gia si fa fatica a fare delle A2 F. decenti,siamo praticamente senza terzini .
per tirare su giovani ci vuole un po di tempo.
pero almeno cosi speriamo che quelle poche giovani che ci sono possano giocare e che le societa capiscano che bisogna investire sui vivai
altrimenti non si va da nessuna parte
certo che un altro anno a 8 squadre è pietoso !!!!!!
LA SERIE A2 SARA’ L’ANNO PROSSIMO UNA SERIE B A TUTTI GLI EFFETTI!
PERO’ MEGLIO COSI’ I SOLDI SONO POCHI, E SI DEVE RIPARTIRE DAI VIVAI PERCHE’ GIOCANO SEMPRE LE STESSE PERSONE!
Credo che ci siano troppe lamentele riguardo la riforma,ho partecipato personalmente a tutte le riunioni delle società su questo argomento,circa il 95% delle società pensavano che l’elite doveva essere allargata,e questo è successo.Per il discorso degli stranieri ,se permettete, era un dibattito rivolto solo alle attuali squadre di elite,perchè le altre società non avevano in carico più di un giocatore straniero e logicamente erano favorevoli alla diminuzione. Dalla riunione fatta ad Ancona è venuto fuori che era necessario una diminuzione ,magari soft nel senso tre il prossimo anno e due l’anno successivo,questo è successo.Sempre nelle riunioni delle società si è parlato della ricerca della diminuzione dei costi anche a causa della geografia della pallamano non omogenea,accolgo favorevolmente una soluzione per dividere equamente i costi tra tutti quanti,e questo è successo. Si è parlato a lungo di lavorare di più sui vivai in chiave nazionali,con queste norme mi sembra che ci sia data una traccia, infatti anzichè pensare ancora ai roster con più o meno stranieri naturalizzati oppure al fatto i giocatori italiani forti avranno un mercato importante io penserei che ci debba essere una lotta ad accaparrarsi i migliori allenatori,perchè solo con un progetto a lungo termine basato sul lavoro giovanile “vero” le societò possono investire le risorse(poche) in altri campi importantissimi come la comunicazione e il marketing per vendere il prodotto pallamano. Se riusciamo a fare questo i risultati arriveranno da soli.Ora abbiamo tutti la possibilità di programmare almeno tre stagioni agonistiche ,non lasciamoci sfuggire l’occasione,cerchiamo di tenere sempre presente l’obbiettivo di tirar su i giocatori per farli giocare da noi se è possibile o in caso di talenti particolari, da qualche altra parte se non abbiamo la possibilità di fare attività di alto livello,cercando di inculcare una mentalità di passione e non di facili guadagni.
Infine mi trova d’accordo il fatto di chiamare i campionati col loro vero none,a1,a2,B e C.
Caro Linomito, sono spesso d’accordo con te prescindendo da un pò di superbia che mi sembra spesso di cogliere dal modo in cui esprimi i concetti, Perchè parlare di settentrionali, meridionali creando etichette? Il mondo è pieno di deficenti e brave persone ad ogni latitudine. In questo modo non fai nulla per cercare un confronto, uno scambio di opinioni; così ci si incazza e basta, e non si roduce nulla. Più giovani, meno giovani, obbligo di farli scendere in campo: il concetto secondo me è che fino a quando si preferisce acquistarlo invece di crearlo (col rischio di fare un flop) le cose non cambieranno.
Ieri uno dei rigori di Bologna-Casarano lo ha tirato l’atleta più giovane, bolognese, non abituato a queste responsabilità. Tutti esterefatti per la scelta (io compreso) , ma è stato un atto coraggioso e di fiducia verso un giovane (concordo che ce ne possono essere dei più concreti). O fa ancora più notizia perchè lo ha fatto Tedesco? Il rigore lo hanno sbagliato anche Montalto e Zaniboni, e vale uno come gli altri.
Io credo che l”elite” dovesse sparire (perchè è sempre stata un fenomeno da circo) e tornare a chiamare le categorie per quello che sono. Con tutti questi gironi si perde credibilità.
Questa è una brutta pallamano, di basso livello e di bassissimo profilo manageriale e dirigenziale.
il signor guzzini parla così perchè personalmente deve trovare i soldini ogni mese per chiudere il cerchio..gli altri che criticano non hanno certo responsabilità …(di trovare l’ argent). Tutto qua il problema!
p.s.: ma il linomitico lo fa o lo è di natura?
Non mi e’ chiara la situazione dei naturalizzati; ad esempio a Conversano: Gaeta Marrochi Vanestein dIventano stranieri?
Una cosa importante sottolineata da Lorenzo Guzzini sta nel fatto che gli italiani forti avranno un mercato importante e quindi la tendenza sarà quella di far diminuire i dopolavoristi e di spingere le società a prodursi i campioncini.
Io credo che prima si concluderanno regolarmente tutti i campionati avviati con vari play-off/out; e successivamente su richiesta delle singole società verranno ripescate 4 squadre che andranno in elite, 12 che saliranno in A1 e avanti così… cosa pensate voi? Attendo pareri/notizie ufficiali!
Se non ho capito male,secondo i conti del comunicato servono fino ai gironi di A2 108 squadre. Ad oggi fino alla B ce ne sono 99…ne mancano 9. Ho sbagliato io o qualcun altro?
grazie Marco.. mentre per quel che riguarda il campionato d’ingresso per il settore maschile…questo sarà, dunque, la serie B?
La pallamano italiana ha decretato la sua uscita definitiva dal novero delle discipline di squadra di rilievo nazionale. La riforma decisa dalla Federazione abbasserà il livello di tutti i campionati, allo stesso tempo le squadre nazionali non ne trarranno nessun beneficio, anzi….
Chi vivrà vedrà, tempo due anni e tutta questa “grande riforma” sarà rottamata.
Servirà un po di tempo per approfondire quanto deciso dal Consiglio Federale.
– A botta calda mi viene da chiedere perchè nel maschile si cambia dalla prossima stagione agonistice e per il femminile servono tre anni.
MASCHILE da subito
Attualmente 8 Elit + 12 A1 + 33 A2 = 53 Squadre
Prossima stagione 12 Elit + 24 A1 + 72 A2 = 108 Squadre
Teoricamente dalla prossima stagione :
n. 4 squadre da A1 devono passare in elit e 8 restano in A1( 4 + 8 = 12 )
n. 16 squadre da A2 devono passare in A1e 17restano in A2( 8 + 16 = 24 )
n. 55 squadre da serie B devono passare in A2 perchè 17 + 55 = 72
FEMMINILE tra tre anni
A1 da 8 – 12 squadre
A2 quest’anno erano 24 ( 10 + 6 + 8 ) se si tolgono le 4 che dovranno passare in A1 resteranno in 20 mentre dovrebbero essere 12 x 3 = 36
Ritengo che in generale non si siano fatti bene i conti delle potenziali squadre che saranno disposte a spostarsi da un campionato all’altro e del numero complessivo di squadre necessarie per portare a termine l’operazione, come ipotizzato dalla Federazione
Specialmente nel femminile, che è il settore più in sofferenza, serviva un intervento immediato non a regime tra tre anni, quando forse saranno sempre meno le squadre affiliate e sempre meno le atlete italiane.
La riduzione degli stranieri/e non è adeguata tenendo conto che in contropartita non serve imporre 4 o 2 giovani a referto, si doveva inserire la clausola obligatorianente n. 2 in campo e se uno si fa male lo si deve sostituire altrimenti si gioca con uno in meno.
Sono anni che si obligano le società ad avere a referto giovani di una certa età che diventano panchinari e che raramente non mettono piede in campo se non durante il riscaldamento ed è servito solamente per potere dire di avere la coscienza pulita nell’averci provato, ma ad oggi con scarsi risultati.
Sempre di prima botta a mio giudizio si doveva intervenire puiù drasticamente per incentivare l’utilizzo dei giovani, da subito si doveva passare a massimo uno straniero teserato ed in campo.
Sento società che si lamentano che non riescono economicamente a tirare avanti, letto su varia stampa locale e poi vai a vedere hanno 4 staranieri pagati profumatamente + affitto + luce + gas ecc….
Abbiamo indetto una riunione del consiglio della nostra società per valutare le decisioni del consiglio Federale ed eventuali nostre decisioni in merito che in ogni caso verranno prese al termine dei rispettivi campionati in cui militano le nostre squadre.
Trinelli
Pallamano Spallanzani
Non credo che Conversano dovrà smobilitare molto, se consideri che Marrochi, Gaeta Vainstain, Arcuri, Radovcic, Di maggio, Minunni, Sampaolo sono italiani già così hai una squadra forte. Aggiungi un buon portiere italiano e due buoni stranieri, aspetti che Corso diventi italiano e la squadra è già fatta.
In linea di massima si.
Nell’immediato andranno al rialzo gli ingaggi di quei pochi giocatori e allenatori italiani veramente validi, ma se dopo i tre anni si sarà visto qualche frutto le cose andranno meglio, anche perché i risultati ti stimolano a insistere quindi se lavori bene e ne ottieni prosegui sulla strada buona.
Dopo tutto il veleno sparso dalle società settentrionali in questo campionato di élite, quello che sto dicendo io è pure poco…
Il portiere italiano buono da mettere dietro Sampaolo il Conversano ce l’ha già, si chiama Di Ceglie e sta buttato in panchina a Noci…
Praticamente é un ritorno al passato, 10 anni fa circa c’era la A2 a 2 gironi che ora sará la A1, la B 10 anni fa era a 6 gironi e ora sara la A2 e L´Elite ora é come la A1 di 10 anni fa…1 girone…
Due risposte rapide: Luca Zadra è esattamente cosi ed è chiarissimo nella circolare, la termine die campionati come di consueto si apriranno liste di ripescaggio , ci sarà una classifica con i punteggi stabiliti nel vademecum e le prime passeranno di categoria.Sign. Trinelli condivido in maniera totale che per femminile aspettare un anno non va bene , l’intervento andava fatto subito, il perchè non lo si sia fatto è ugualmente chiarito nella circolare : I CLUB NON LO HANNO VOLUTO , per o meno quelli che si sono degnati di far saper il loro pensiero. mentre per al maschile la pressochè totalità, pur nella divergenza delle soluzioni proposte, era a favore di un cambiamento della struttura. Sono anche totalmente d’accordo, come detto in un altro intervento, che l’UNICO mezzo per obbligare i club a lavorare sui giovani sia di avere UNO obbligatoriamente in campo , questo vuol dire essere obbligati da allenarne almeno 5/6 seriamente perchè se non c’è si gioca in 6. La soluzione attuale vorrà solo dire avere più ragazzini in vacanza sule italiche panchine. Esattamente come succede ora.Per handbag infine noto con piacere il solito intervento critico senza proposte ne motivazioni, avanti così!!!!!
Per andare nel futuro dovevamo fare una elite a 6 squadre…….qualunque formula è stata già vista in passato.
Sig Trespidi solo per precisare in data 28.10.2009 abbiamo inviato una lunga e – mail alla FIGH all’attenzione della Segreteria Generale di ben 4 pagine in quanto eravamo stati invitati a trasmettere entro il 30 .10.2009 eventuali considerazioni in merito alla riorganizzazione dei campionati.
In detta e – mail abbiamo sostenuto l’importanza di ridurre da subito le atlete extracomunitarie di smettere di spendere patrimoni in ingaggi di straniere che a volte, spesso, non sono altro che giocatrici a fine cariera e/o di scarsa qualità tecnica ed umana per cercare il modo di fare giocare nei nostri campionati le nostre giocatrici Italiane e costringere le società a farle scendere in campo, non solo in panchina.
Abbiamo inoltre trasmesso il nostro pensiero in merito ai campionati e nostre riflessioni con l’esperienza della nostra società che ha toccato con mano in 4 anni in serie A1 ed ha capito che era giunto il momento di tornare alle origini e cercare di lavorare, come una volta, nelle scuole elementari e medie inferiori per cercare di ricreare un vivaio e di investire nel settore giovanile e in una persona disposta a lavorarci con la giusta specifica preparazione, smettendo di buttare al vento soldi in straniere che alla fine ci hanno dimostrato di essere poco affidabili, tecnicamente non un gran che e che ci costavano cifre sproporzionate a quanto ci davano in cambio.
Noi abbiamo mandato la nostre considerazioni a FIGH e non abbiamo ritenuto utile di partecipare alle riunioni in quanto tante volte sono andato di persona a Roma per partecipare a riunioni ed incontri dove alla fine, spesso, ho avuto la netta sensazione che qualcuno aveva gia deciso come fare e procedere e che avevo perso tempo e denaro.
Poi vi sono considerazioni diverse da fare, la nostra società fa pallamano per la passione di fare praticare sport, in un territorio difficile, dove ragazzi e ragazze hanno bisogno di punti di riferimento e di frequentare anbienti sani e con sani principi morali, come riteniamo di essere, ma fondamentalmente noi non siamo profesionisti siamo veri dilettante, forse anche allo sbaraglio, ma dal nostrio vivaio sono usciti i Bascieri, i Ruozzi, i Benci, i Maione, la Cazzuoli, la Fornari, la Bassi e tanti altri ed altre in passato.
Altri vedono la pallamano in modo diverso da noi e forse , visto i loro risultati agonistici, hanno un peso diverso in federazione, ci stà, e quindi la nostra proposta non l’abbiamo supportata con la nostra presenza ma mi creda abbiamo inviato considerazioni molto profonde che forse a chi preferisce fare fatturato non faceva comodo supportale.
Se mi fà a vere la sua e meil le posso trasmettere quanto a suo tempo inviato a FIGH, le indico la mia e – mail : [email protected]
Trinelli
Scusate mi è venuta una domanda in mente: Ma quando dice che si possono tesserare fino a 4 giocatori extracomunitari e illimitati comunitari cosa vuo dire? Mi spiego meglio. Prendimao l’esempio del Conversano, questa squadra ha due extracomunitari ovvero Corso (cubano) e kajganic (serbo), mentre Tsilimparis (greco), Muraru (rumeno) e Reznicek (ceco) sono comunitari, più ovvimante vari italo-argentini/brasiliani/uruguaiani (Gaeta, Marrochi, Vainestein). Così come stanno le cose Conversano potrà schierare tutti i suoi giocatori in quanto 2 extracomunitari piu 3 cmunitari più naturalizzati. Ho detto una stupidaggine? Correggetemi o chiaritemi il concetto.
Molto discutibili i tempi di comunicazione della notizia….praticamente hanno tolto tutto il gusto di vedere la lotta per non retrocedere in serie A1, visto che comunque vada rientreranno tutte nella futura A1 a 24 squadre. Non potevano aspettare fine stagione?
E così. Solo che in campo ora ne andranno di meno.
Il concetto è semplice. TESSERARE è una cosa, METTERE A REFERTO un’altra.
Si può tesserare a libertà i comunitari (sentenza bosman, famosissima) e un TOT di EXTRACOMUNITARI.
Se ne possono mettere a referto 2, tra comunitari ed extra.
Ovviamente i cosiddetti naturalizzati, cioè gente con PASSAPORTO ITALIANO, può giocare liberamente.
Cmq Trespidi ha ragione, nessuno legge circolari e regolamenti.
X tifoso: si possono TESSERARE, cioè avere in rosa, far allenare durante la settimana, fino a 4 atleti extracomunitari ed un numero illimitato di atleti comunitari. Mentre si possono ISCRIVERE A REFERTO, cioè schierare nei quattordici/dodici atleti che prendono parte alla gara al massimo due atleti fra extracomunitari e comunitari di nazionalità non Italiana…
Ho capito bene?
P.s.: in Argentina è improvvisamente quadruplicato il consumo di spumante, come mai? (si scherza, si scherza…)
la circolare parla di 2 non italiani x elite
1 non italiano x A1
1 comunitario x A2 chiaramente a referto per il tesseramento è libero per i comunitari per gli extracomunitari valgono le quote CONI
Da anni ormai la possibilità di tesserere i comunitari è priva di limitazioni, basta leggere i vademecum per saperlo. la federazione può solo limitarne l’uso in campo. Infatti questo è chiarito nella circolare come pure è chiarito che chi retrocede retrocede , e chi è promosso è promosso. I reintegri vengono fatti attraverso RIPESCAGGI non sula base delle CLASSIFICHE , lo ho già detto tre volte in questi post ma pare che nessuno legga ne le circolari ne quello che gli utenti scrivono . I REINTEGRI avverrano sulla base delle richieste dei club che vorranno farlo e che veranno inseriti in una CLASSIFICA/GRADUATORIA i cui punteggi sono noti da sempre(pag.38 e seg.) perchè fanno parte del Vademecum . Per finire sign. Trinelli so che avete inviato delle indiaczioni cosi come hanno fatto altri, non mi riferivo solo alla presenza nelle Consulte, purtroppo la maggioranza non gradiva per nulla, io personalmente ho fatto pesanti discussioni ( lo so non è una novità……:-)) con dirigenti di club convinti del contrario, ma tant’è. Fortunatamente questa illogica realtà di 8 squadre(in Elite fu una scelta condivisa in A/1 femmnile una necessità per la impossibilità di trovare squadre) e tre straniere finirà in un anno.Credo che sia una scelta anora più coraggiosa che nel maschile proprio per i moticvi che le ho indicato qui.
Grazie per le delucidazioni. Ora mi è chiaro. :-D
Apprendo con stupore le varie modifiche del consiglio ed esprimo il mio modesto parere da uno che sta in nella pallamano da 30 anni e più.
Mi fa piacere il programma di ampliamento dell’elitè (prima serie) dapprima a 12 e poi a 14, Finalmente un campionato vetrina per il nostro sport anche se forse 4 under sono troppi ma va bene così. Bene anche la riduzione dei stranieri “refertabili”.
Meno bene, anzi malissimo, la riforma per la serie A1, Unico campionato che funzionava. Se 5 squadre su 12 della ex-A1 vanno in elitè, 2 retrocedono mancano all’appello 19 squadre o giù di lì da ripescare in A2!!!! Perchè non andava bene rimanere un unico girone a 12 o magari a 14? Perchè stravolgerlo??? E le squadre che hanno investito tanto per vincere il campionato di A2 o per non retrocedere dall’A1 come devono sentirsi??? NON sono d’accordo!!! mi sembra un abbassamento di livello troppo repentino per la seconda serie in cui arriveranno squadre classificate anche fino al 5 posto in A2!!!!
La terza serie o l’A2 a 6 gironi mi sembra una buona idea per ridurre i costi (ma ci sono le squadre???).
Mi sembra che tra le due proposte fatte in consiglio ne sia stata scelta una terza (via di mezzo) e che scontenta un pò tutti.
Non andava bene allargamento dell’elitè (12 o 14) conferma A1 (12 o14) e interregionalizzazione dell’A2????
Mi farebbe piacere sapere il vostro parere.
Grazie
Troppi 4 under? In condizioni normali, forse… Come stiamo combinati adesso 4 under obbligatori a referto ogni sabato significa che tutte dovranno fare una under 18 seria, con tecnici degni e investimenti, dalla quale attingere, cioè esattamente quello di cui abbiamo bisogno.
Non sono obbligati (da ciò che ho capito) a prendere 4 under che giocano anche in un campionato under. In questo modo i 4 under saranno sempliemente nella rosa della Elite. Giusto?
a1 spezzata in due per ridurre le spese. Non ci sono soldi da nessuna parte. a2 spezzata in 6 idem come prima.
non possiamo permetterci due campionati a girone unico. Ottima riduzione degli stranieri e under 21 in squadra (avrei messo 4 anche in a2 dove, penso, gli under 20 hanno molte possibilità di giocare, anzi ne avrei messi 5 ).
Manca, mi sembra, la regolamentazione degli oriundi italo/ vari.
……si poteva mettere anche solo 1 over 37….o no?………….
Mr. i 4 under sono obbligatori a referto. Indipendentemente se giocano in under 18 o fanno tribuna. A referto ogni sabato ci devono essere 4 under nati dal 90 in poi. Casarano per esempio già quest’anno ne ha 2: Lupo e Ferrantelli. Ma la cosa strana è che chi non li ha nei 14 non ce la sconfitta a tavolino ma solo una sanzione amministrativa. Corregetemi se sbaglio.
Gino gli oriundi non li puoi regolamentare perchè anche se hanno il doppio passaporto uzbeko/italiano sono cmq cittadini italiani come noi.
Mi sorge un dubbio: ma se non si trovano 4 squadre che volessero fare domanda di ripescaggio in elite o 12 e rotte per l’A1, che si fa? Si va a cercare ”l’Ancona di turno?” si fanno dei campionati arrangiati come l’A1 femminile quest’anno o con squadre che riposano? chiedo eh…
Se non erro anche la B maschile quando divenne nazionale doveva avere per vademecum tot gironi con tot numero di squadre e poi sappiamo tutti come è andata a finire, con gironi unificati o con 5/6 squadre.
Per concludere, dal mio punto di vista, tutte queste novità sono buone, tanto peggio di così non si poteva fare, ma ho paura che tutte queste squadre da ripescare non si troveranno sopratutto per l’A1. Spero di sbagliarmi.
La regolamentazione degli oriundi sceondo il mio personale parere non avverrà mai.E’ contro la costituzione . La norma della FIN è una norma interna fatta con l’accordo della lega .Non mi risulta che il CONi abbia espresso alcun parere in merito, è stato anche argomento di discussione nella ultima riunione CONI-Sport di squadra. Cioè se domani esisterà una lega , questa potrà benissimo in nome e per conto dei club che legalmente rappresenta , decidere che , ad esempio, solo chi va in nazionale gioca da italiano chi invece gioca , ad esempio, con la nazionale dell’Uruguay in Italia gioca da straniero.Handballer7 leggiti per favore oilmio commento precdente : CHI RETROCEDE RETROCEDE!!!!!Puòl fare domanda di ripescaggio ma va in graduatoria come tutti gli altri Per altro anche una squadra ceh oggi è in A/2 potrebbe essere in Elite se in graduatoria sopravanzerà le altre.Non è detto che siano tutte di A/1.
Caro Trespidi, niente porposte ? Questo è un forum in cui tipicamente si commenta quello che è successo, le proposte si fanno nelle sedi opportune. Poi alcune vengono accolte, altre no e come ho detto chi vivrà vedrà. E poi quali proposte vuoi fare in un posto (il forum) dove leggo di vietare, di costringere, di imporre. Sono termini che si usavano venti e passa anni fa nelle vecchie repubbliche sovietiche e che ora sono di moda in Cina, in Birmania e in qualche altro posto sfortunato del mondo. Io conosco solo due parole per crescere: lavoro e competenza, purtroppo entrambe quasi sconosciute nel nostro piccolo mondo disastrato della pallamano itlaiana. Ma tant’è come dici tu. Ho letto del sig. dirigente di uan società che parlava di stranieri costosi e di scarse qualità umane, nonchè a fine carriera. Prima di tutto il Vademecum non impone il tesseramento e l’utilizzo degli stranieri, poi è chiaro che se sai scegliere e sei competente vai al mercato e porti a casa il pesce fresco, se no porti quello scongelato o peggio ancora imputridito. Sui giovani ci sarebbe molto da dire, così come sulla gestione delle nazionali, ma questo discorso, magari, lo facciamo di persona davanti a una birra e in un posto dove si può urlare liberamente,
Ah preciso caro Marco, l’ultima mia affermazione è un ivito (anche se tu hai detto che non verrai più alle partite del femminile). Ti aspetto, mio ospite, a Sassari per la Coppa Italia, ho pronte le birre e bisticceremo alla grande. Ciao
Volevo dire che per avere 4 under decorosi da mettere dentro ogni sabato dovrai per forza averne almeno otto-dieci dai quali attingere fra infortuni, studio e indisponibilità a vario titolo. A questo punto tanto vale per ciascuna società fare un’under 18 seria invece di mandare in tribuna gli stranieri per i limiti di schierabilità.
Presidenti di buona volontà uniamoci e formiamo la lega Elit+A1 e Lega a2 se ritenete
Per me è giusto allargare la Serie A Elite che si dovrebbe chiamare A1 pero’ ci sono troppi gironi!!!!! Ma poi tutte ste squadre da dove li prendono? Mah..
Completamente sbagliata, a mio giudizio la scelta sulla RAI. Si dovevano trasmettere su internet x me..
4 under sono decisamente troppo. Vorrei sapere quante squadre hanno 4 under che possono realmente giocare in campo per più di 15 minuti. Quale giovane ha voglia di partecipare ad una trasferta tipo Trieste/Bolzano contro Siracusa dove parti Venerdì mattina, pernotti a Siracusa, Sabato passi tutta la partita in panchina senza giocare un minuto (o se va bene 2 minuti) é torni a casa domenica a mezzogiorno. Nel frattempo i suoi amici si sono divertiti tutto il fine settimana andando in giro di qua e di la. Quel giovane lo fa per un anno (forse) e poi smette di sicuro di giocare. Allora é meglio mettere a referto uno o due ma costringere le squadre a farli giocare almeno per 10 minuti a partitá. Non penso che in una altro campionato di pallamano al mondo ci sia una regola simile (4 under obbligatori). Se si vogliono fare giocare i giovani mettiamo solo a referto un straniero ed un italo. Ma una squadra ne può acquistare quanti ne vuole per metterli in tribuna.
Non si vedono i commenti precedenti
Grazie della segnalazione Linomito.
Adesso con 2 under e 12 senior si poteva tenerli in panchina ma con la formula del 10+4 bisogna avere 4 under in grado di giocare altrimenti con soli 3 cambi senior (di cui 1 portiere ) nella pallamano con i ritmi attuali non vinci una partita. Ergo a questi giovani le società dovranno per forza insegnare a giocare!.
Io non trovo affatto assurda la formula, trovo invece assurdo che debba essere la Federazione ad “obbligare” le società a lavorare sui giovani ma la nostra realtà è questa percui ben vengano gli obblighi dall’alto e forse, dico forse, le nostre nazionali junior e senior fra qualche anno riusciranno a portare a casa qualche risultato decente.
Buona pallamano a tutti
Lukebas
Handbag se non vedo partite di femminile non è certo per mia volontà, ma il risultato della idiozia di molti abituati a giustificare con fattori esterni al campo di gioco i loro fallimenti.Quindi tolgo anche questo alibi, ero a Teramo ad esempio perchè so che li questa tipologia di idioti non c’è.Per il resto anche se non so chi sei non mancano certo le occasioni per incontrarmi.E con me non mancano nemmeno i motivi di discussione….:-). John la rispsota te la dai da solo : in nessun paese al mondo infatti (ecvoluto intendo) c’è un totale disinteresse per la attività giovanile come nel nostro.Le regole sono fatte di conseguenza come l’OBBLIGO delle giovanili. E stai tranquillo che di giovani che VOGLIONO fare pallamano disposti a sacrificarsi ce ne sono, degli altri non c ‘è bisogno.
Per agevolare le società con il lavoro nei settori giovanili verranno promossi dei programmi che coinvolgono la FIGH attraverso le varie società nelle scuole e nei vari istituti???
john21:se un giovane la pensa in questo modo..non deve fare sport. E, come dice il Trespidi…di questi non c’è bisogno.
La federazione ha dovuto inserire l’obbligo del settore giovanile , secondo me contro voglia, proprio per spronare tutti ad un lavoro in questo settore, nel tempo questo darà i suoi frutti, diversamente il movimento è destinato ad un ridimensionamento da circolo del dopolavoro. Proprio la crisi economica che colpisce gli sport non di massa come il nostro può trovare la spinta giusta dalla A1 in giù per programmare un futuro dove i talenti Italiani, che ci sono, vengano fatti crescere , certo il problema vero sono i tecnici sui quali bisognerà investire di più. Rai Sport – Sky !!!
Senza scoprire l’uvo di colombo penso che solo una lega ben organizzata e SOLIDALE possa risolvere il problema della nostra immagine, la Federazione non può più assolvere a tutto, questo può diventare un momento di crescita serio. ma lo dobbiamo Volere Noi Società e solo noi, Altrimenti lamentarsi cosi diventa solo un fatto circostanza.
SIAMO GIA’ il circolo del dopolavoro, è bene che ce lo diciamo chiaro e tondo
non sono d’accordo e siamo in tanti a non essere d’accordo con te per questo continueremo a lavorare – lavorare -lavorare , altrimenti saremo già andati tutti a fare altro.
Scusate l’ignoranza, ma prima qualcuno impediva alle società di fare settore giovanile ? Secondo voi cosa dovrebbe cambiare ora? Forse i tecnici scarsi diventano improvvisamente competenti? o csa? NOn capisco
Il sig. Trinelli che tanto parla non mi sembra si sia distinto per la crescita dei giovani. In squadra femminile giocano per lo più ragazze (una volta…) ex rubiera, stiamo parlando di junior del 1993. Ma di che discutiamo ??
Marco,vorrei farti una domanda riguardo l’impiego dei comunitari perchè non ho le idee chiare a riguardo.Se io società ho diciamo tre comunitari con contratto handball player regolarmente registrato,significa che questi sono dei lavoratori o sbaglio?Bene domani uno di loro non può giocare per le regole messe dalla federazione,cosa succede se uno si rivolge ad un tribunale del lavoro?Ho scritto a Marco ma se qualcuno mi sa dare una risposta, ringrazio anticipamente.
Nel complesso mi pare una buona riorganizzazione, condivido quasi tutto!
Da cambiare i nomi : A1 , A2 , B…..oppure anche A , B , C….
Benissimo la limitazione degli stranieri! Gli oriundi sono italiani SOLO se possono giocare in Nazionale Italiana, altrimenti rientrano nel conto stranieri. Bene l’obbligo di avere le squadre giovanili. Adesso CI VUOLE una LEGA delle SOCIETA’. Dopo questo cambiamento sono ottimista.
Handbag, nessuno infattio le obbligava per questo siamo quel che siamo. I tecnici itaoliani ceh si sono regolarmente sorpassare da tecnici stranieri incapaci ora fanno altro e sono rtimasti quelli alle prime armi, quelli che hanno maggiormente bisogno di aiuto, Nopn conosci nemmeno la storia del Caslgrande evidentemente per paralre in questo modo, lsacio che sia la persona a cui ti sei rivolto a rispsonderti,. ma stai certo che ahnno sempre fatto dell’attività giovanile, il loro pricipale obiettivo. Hanno avuto periodi di vacche grasse e vacche magre, non is può avere SEMPRE una squadra giovanile all’altezza, non è come in A/1 dove basta avere SOLDI per prendere straniere e 3/$ natutalizzate per essere sempre ai vertici.Infine Flu, è una convenzione in realtà, e non c’entrano i contratti , che devono essere comunque di lavoro,, se un club vuole giocare ocn 7 comunitari lo può fare e non solo nel nostro sport, i limiti li detta la federazione col comune consenso, ma un riscorso al TAR non potrebbe che dare ragione alla società.
La riforma va nella direzione giusta, anche se tardiva, tre anni fa proposi una cosa simile in consulta a Roma, andava bene fatta all’ora; adesso, almeno per il femminile, è come chiudere la stalla quando i buoi sono fuggiti.
– riduzione delle straniere da 3 a 2 andava fatta da quest’anno, ma purtroppo che contano, in questo settore sono due club.
– settori giovanili obbligatori (speriamo vengano rispettate le regole e non modificate in corso d’opera) giusto penalizzare chi non li ha e premiare chi investe (addirittura riconoscere un premio in punti alla prima squadra per chi vince il titolo nazionale con le giovanili)
Sono d’accordo con il Sig. Trinelli, 2 o 4 giovani in panchina non servono, le squadre puntano giustamente a vincere, piuttosto 1 sempre in campo.
BISOGNA INVESTIRE DI PIU’ NEI SETTORI GIOVANILI (incentivando o penalizzando la prima squadra va benissimo) ma come?
I proporrei:
-ripristinare da subito ” I GIOCHI DELLA GIOVENTU’ ” nelle scuole dell’obbligo, nelle scuole non si fa più pallamano o quasi. QUANTE SOCIETA’ SONO NATE DA QUESTO PUNTO DI PARTENZA???
-ripristinare “Il PROGETTO CONTINUITA’ ” seguendo i migliori talenti portandoli con nazionali giovanili all’estero a fare esperienza in tornei validi
– infine fare una Nazionale Senior di 14/16 elementi giovani , tenerle in unica sede sempre da professioniste, in modo che si allenino sempre assieme, farle partecipare come club (logicamente senza straniere) al campionato di A1, Coppe internazionali, Tornei Internazionali ecc….
Anche questa proposta era stata fatta a quel tempo, addirittura mi ero proposto di sotenere le spese delle atlete e di prendermi a carico il progetto, mi era stato risposto che nessun club sarebbe disposto a rinunciare ai suoi migliori talenti, come se io ci avessi guadagnato.
Ora sinceramente la vedo dura
Il Club Italia è improponibile per vari motivi e secondo me non è nemmeno giusto.
Quanto ai comunitari, se gli fai il contratto e li paghi regolarmente anche senza mettere piede in campo è tutto in regola, a meno che nel contratto non ci sia un minimo di presenze o di minuti garantiti, ma se io fossi una società un contratto così non lo farei mai e se fossi un allenatore non andrei mai in una società dove si fanno contratti così. Al limite ci sarebbe il discorso mobbing ma si scontrerebbe con il sacrosanto diritto dell’allenatore di fare scelte tecniche e lo vedrei di difficile rilevanza in un’eventuale causa.
Lino sono cose diverse: è lecito avere 17 stranieri tesserati e non farne giocare nemmeno uno, ne risponde l’allenatore. La domanda nvece era : e se ne faccio gioocare 5 ?( di comuniatari si intende) la mia rispsota era a questa domanda.
Sign. Pelladoini parlammo di questo dopo la finale di Coppa Italia che perdeste contro Dossobuono, la esortai, dato che le risorse economiche in quel momento non le mancavano, a radunare le migliori 88 a bancole con 2 straniere di livello , Un club non può fare le veci della federazione , ma può fare il CLUB , e prendersi le migliori giovani in circolazione, lo feci io a Teramo con i riuslatti che si sanno……..e lo ho rifatto a Dossobuono con una società fortunatemente di solidità diversa . E credo che i risultati si siano visti anche contro squadre ben più dotae di straniere e naturalizzate.Il progeto continuità non seguiva i talenti in realtà ma era un buon progetto scolastico, co0me ora è il pogetto scuola. I GdG cosi come gli Studenteschi, dove il numero di atleti che fanno pallamano è superiore a quello dei tesserati, e questo fa capire il disinteresse dei club nel “link” scuola -club, non dipendono dalla Fedearzione ,a nzi il CONI ha appena deciso di non dare più soldi per le fasi finali degli studenteschi tanto per farle capire il momento economico dello sport nazionale.
Grazie,Marco.Vorrei ribadire una mia idea da tanto tempo per quanto riguarda l’argomento” giovani talenti”Si ricomincia a fare il trofeo delle regioni con il tecnico regionale che sceglie due o più collaboratori da scegliere con un summit tra tutti gli allenatori della regione,si fanno quindi in regione dei mini stage a carico della società che organizza nella propria sede il modo migliore per quanto riguarda la logistica(pranzo/palestra).La federazione trova con la collaborazione delle società un luogo a costi contenuti dove svolgere la manifestazione(di questi tempi si trovano ottimi posti),le spese di permanenza sono a carico delle regioni con sponsor o coinvolgendo i genitori degli atleti/e.Dopo questa fase prima scrematura per zone con responsabili tecnici scelti da una riunione tra tutti i tecnici delle regioni coinvolte e che dimostrino di avere in sede di scelta idee chiare su come operare,ogni gruppo avrà un tema obbligatorio da svolgere e altri frutto delle proprie idee,dopo un biennio si tirano le somme.Io credo che qualsiasi genitore sia disposto anche a costo di enormi sacrifici ad agevolare il proprio figlio/atleta almeno fin che non ci saranno nuove sponsorizzazioni.Dal mio punto di vista credo di poter già affermare che per quanto riguarda l’abbigliamento sportivo e di rappresentanza riuscirei ad averlo veramente a cifre irrisorie o con qualche particolare convenzione.Se risciamo a creare un gruppo di 30/40 atleti potremmo poi fare una convenzione con una compagnia assicurativa con polizza vita da ritirare al termine dell’attività agonistica.L’ultimo punto è per garantire il “dopo pallamano”:Saluti
Questa volta devo dire che l’idea mi piace.
x gino: so che é un giovane non la deve pensare in questo modo, ma un ragazzo che invecchia in panchina senza mai giocare finisce a farlo. ma se lei fosse o é un padre di un under 21 che per giocare un partitá infrasettimanale (tv) perde 3 giorni di scuola per prendere posto in panchina sole per fare numero sul referto sapendo già a priori di non giocare perché troppo scarso, lo manderebbe in trasferta. Io no. guardate che 4 under sono proprio tanti. é bisogna trovarne ca. 2 – 3 ogni anno. vuol dire che in 5 anni una società avrebbe ricambiato una squadra completa o dopo averli sfruttati fino a quando hanno raggiunto l’età l’anno successivo li mandiamo di nuovo in tribuna perché non sono abbastanza bravi. ho uno che ha 27 anni è gioca meglio di un U21 deve già fare posto a un giovane. pensate che con questa regola improvvisamente i giovani forti piovano dal cielo alle società. si alzi il livello?? per fargli giocare bisogna organizzare più tornei giovanili dove le società sono costrette a partecipare é obbligarli a fare almeno 2-3 tornei di buon livello al estero. penso questo piace a un giovane. giocare a buon livello tra i giovani di altri paesi. croazia, spagna, svezia germania, francia. altro che marcire in panchina . È uno quando é più bravo degli altri allora si che si è meritato di giocare in prima squadra. Questi sono argomenti per un atleta di convincere un suo amico di provare la pallamano. giochi della gioventù, trofeo delle regioni, queste sono emozioni che rimangono impresse nella mente per tutta la vita. altro che scaldare le panchine italiane…
x Marco Trespidi.: sono tranquillo perche so che ci sono giovani che VOGLIONO fare pallamano e disposti a sacrificarsi……..giocando però
Caro John giocare è solo il riusultato di lavoro e sacrificio non il premio per l’allenamento.parte del tuo discorso è condivisibile , quello in ci sostieni che le società devono fare un lavoro serio copn i giovani che è fatto di tornei all’estero e quant’latro, ma altri discorsi dimostrano di aver capito poco di un processo formativo. Giocare non è un diritto acquisito. Ce ne sono moltissimi di giocatori che non arrivano al massimo livello perchè non ne hanno le qualità , in pallamano , in altri sport, nella vita.
se sarà forte, giocherà sia a 20 anni sia a 27….poi se parliamo di vogliamoci bene ok togliamo l’obbligo e lasciamo giocare (senza offesa) quarantenni rampanti in serie A. Se perderà scuola…recupererà…! Poi sono d’accordo al 100% su i tornei europei da far fare a giovani (svezia spagna germania ecc). Comunque, secondo me, la realtà italiano o è obbligata a far qualcosa o non si fa e non si migliora. Certo che la parola “sacrificio” è sconosciuta ai nostri giovani e se noi anche li proteggiamo dalla panchina…
Lucio scusa ma a parte i tecnici regionali, due anni fa non erano state individuate delle macroaree ciascuna con un tecnico di riferimento? (Riccardi, Fabbri, Fonti, Trapani ecc.) Che fine hanno fatto?
Lino,sinceramente io ho contatti solo con Fabbri visto che lui è anche un tecnico che collabora con il mio gruppo per il Campus a Campo Tures,le ultime notizie sono che non sanno cosa fare.Vedi,ritengo che quegli allenatori da te nominati non tutti siano in grado di portare avanti l’idea del mio progetto,sono troppo in “alto”per mettersi a discutere serenamente,i giovani vanno plasmati aiutandoli a riconoscere le situazioni senza essere dei robot.Comunque l’argomento è troppo ampio per discuterne adesso.Sia chiaro che per quanto mi riguarda i sopracitati colleghi hanno tutta la mia stima,ma il mio concetto è che dobbiamo coinvolgere tutti per far capire che tutti hanno qualcosa di positivo da trasmettere e nessuna realtà va dimenticata.Il gruppo di cui facevano parte Pivetta e Pisani a livello under hanno avuto esperienze all’estero in maniera costante e sono stati la dimostrazione che anche nelle piccole realtà possono esserci dei buoni giocatori.Consentimi di dirti che ogni tanto in barba alla mia malattia passo qualche ora in palestra con dei tecnici giovani ma capaci di lavorare con una voglia da Nobel,ecco queste persone vanno aiutate secondo me.Ci sono tra i loro giovani 4 grandi talenti con tutti i crismi per essere protagonisti tra 5/6 anni se si crede in loro.Ciao
i due nominati vediamo come stanno giocando ed il loro livello. Mi può dare anche gli altri quattro nomi..così possiamo seguire l’evoluzione in 4 anni grazie
Ma io non facevo questione di nomi, mi interessa il progetto: è ancora in piedi, indipendentemente da chi sono i tecnici responsabili di zona?
Lino,credo che il progetto sia incagliato.I nomi per adesso non li faccio,basta un Balotelli!
Mi sembra che con questa riforma per la maggior parte delle societa i costi aumenteranno…
provate ad immaginare le 72 (!) squadre di a2 che devono disputare obbligatoriamente anche il campionato under 18 nazionale. Di queste 72 alcune appartengono all’attuale a2 , altre (molte…..)andranno integrate dalla b. Per queste ultime diminuiscono i costi?
Sulla carta l’unico ente tutelato adesso è la federazione ,che se incassa meno in tasse gara su elitè ed a1 , cerca di raggranellare tra a2 ed under 18 nazionale obbligatoria…
In altre discussioni il sig. Trespidi diceva che se il problema della pallamano Italiana erano le formule dei campionati stavamo freschi.. adesso i commenti mi sembrano diversi..
Vediamo quando chiuderanno le iscrizioni per i rispettivi campionati come siamo messi ….
Giusta la regola sugli stranieri (parlo della maschile) per quanto riguarda i 4 giovani non sono d’accordo.Per I ragazzi del 90 che il prossimo anno saranno in panca vedo ,purtroppo, per la stagione successiva( per la maggior parte di loro) uno spostamento in tribuna…
Non è obbligando che si migliorano le cose
A parte i primi commenti…..nessuno parla della nuova circolare sui reintegri.
Per riuscire ad avere più squadre in A2 ..anche le vincenti dei gironi di C possono chiedere il reitegro…Già che ci siamo perchè non possono partecipare anche i cani e gatti? tutto questo perchè?????per non togliere l’elitè? non era meglio tornare ai vecchi gironi A1 A2 B C? secondo me era più serio..
Marghe non so di cosa parli, io ho detto e ripeto che il problema della pallamano non sono di certo le formule dei campionati questo lo capirebbe anche un bambino.La formula serve solo a dare un abito adatto al copro che abbiamo , sia da un punto di vista organzizativo che economico. Per Giovanni mi pare evidente che chi vince la C può tranquiilamente essere in A/2 infatti la C non ci sarà più , ti pare che tu vinci un campionato e l’anno dopo ti ritrovi nello stesso campionato ) quello d’ingresso per capirsi???? Il problema delle Under 18 non esiste , perchè se si iscrivono tutti sarà praticamente regionale con costi relativi.
Già semplice ed evidente…… cioè uno schifo.
Comlimenti , costruttivo e propositivo, il ritratto della pallamano italiana
No no direi realistico.
Si diceva di abolire l’èlte.
A 14 squadre ma c’è.
Vedremo se ci sarà il numero.Ok per la A1 in due gironi (senso aveva inglobare l’èlite), anche qui vedremo se ci sarà il numero e che squadre avranno l’accesso. indubbiamente il ripescaggio potrebbe portare in A1 squadre di valore mediocre per cui un abbassamento della qualità per non parlare della A2 (anche qui ho forti dubbi sul n, delle squadre)
Delle ipotesi si è scelta la peggiore.
Difficile essere positivi su un calderone di questo tipo.
Per quanto riguarda il ritratto della pallamano italiana è bene ricordarsi che è composta da tanti piccoli pezzi…Saluti
penso che qualsiasi siano le variazioni, oggi la pallamano è morta. dove prenderanno 108 squadre per fare i campionati nazionali?
dobbiamo rassegnarci e resettare tutto e ricominciare da zero, aiutando economicamente le società che hanno i settori giovanili e preparare dei buoni tecnici con stage e altro , in modo che tra 10/15 anni possiamo dire la nostra.
un saluto a tutti i pazzi della pallamano che ancora lottano per questo sport bello ma povero.
Eed io stupido che ancora lavoro a scuola con più di 200 ragazzi per far crescere la “Pallamano”……..
Ed intanto le società “storiche” stanno saltando come tappi….
Per esempio quali?
@trespidi: Rovereto.
…………..:-)………………
scusate ma ho dimenticato il Buscaglione Roma………………..
@Marco Trespidi
Per esempio quali?
…
Beh, in Emilia ad esempio è strage… Prima Secchia adesso Bologna…!!! Dai, non far finta di nulla per favore…!
Secchia è retrocesso, mi pare che nello sport questo accada , non si è ritirato e sono certo non lo farà il Bologna. Vedremo presto.
Non mi riferivo certo alla retrocessione… vabbè… non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Scusa ma hai parlato di quadre che saltano, per ora non ne vedo, non c’entra nulla peggior o miglior sordo.
Una domanda,visto che gli italiani sono tutti quelli convocabili,Querin il prossimo anno giocherà come straniero?