La seconda giornata del campionato di Serie A1 vedeva Azeta Ala Parma debuttare in casa al Pala Padovani contro i veneti dell’Emmeti Group. Mister Galluccio poteva recuperare diversi titolari, assenti nella prima di campionato, ma ancora con alcuni acciacchi che non avevano permesso, in settimana, un allenamento corale.
L’inizio della gara era però dei più promettenti, bel gioco, un vero gruppo che giocava “insieme” come non si vedeva da molto tempo. Parma si portava sul 7 a 4 e dava l’idea di poter portare fino in fondo il vantaggio. Ma così non è stato, il gioco si è fatto più macchinoso e la marcatura a uomo su Brancaforte ha iniziato a rompere le iniziative ducali. Sta di fatto che l’Emmeti ha iniziato a recuperare e ad andare in vantaggio, per poi chiudere i primi 30 minuti col risultato a suo favore di 13 a 10.
La prima parte del secondo tempo, guardando i numeri, è stata disastrosa; a fronte di 5 reti segnate dai veneti Parma ne realizzava solamente una, merito anche del portiere dell’Emmeti che si superava in varie occasioni. C’è stata poi una decisione arbitrale a molto dubbia; in un contropiede dei veneti il portiere Scicchitano, nel corso dell’azione e cercando di seguire il pallone che finiva in rete non guardava assolutamente l’avversario che, nel contatto, rotolava a terra. L’arbitro estraeva immediatamente il cartellino rosso di fronte all’incredulità di tutto il Pala Padovani, Scicchitano in testa. Un vero peccato per l’esordio del portiere di Parma che fino a quel momento aveva dimostrato grande bravura e che proprio non meritava quell’espulsione. L’Emmeti ha comunque meritato la vittoria in quanto squadra più concreta ed esperta. Punteggio finale 34 a 29 per i veneti.
Sicuramente delusione in casa Azeta Ala per un’occasione persa e per 3 punti che alla fine potrebbero dimostrarsi importanti. Al di là delle diverse scusanti che c’erano c’è da rilevare comunque che i nuovi arrivati in casa Parma sono giocatori dalle notevoli qualità; di Scicchitano, bellissime alcune sue parate, abbiamo già detto, sul terzino Martellini, anch’esso rientrante dall’infermeria, non si può che dirne bene, difende, gioca e segna. Siamo convinti anche che Vita, l’altro terzino appena arrivato a Parma, potrà dare il giusto contributo a questa squadra.
Proprio a Scicchitano e Martellini abbiamo fatto l’intervista doppia che nel seguito riportiamo.
Domanda: Innanzitutto presentati ai tuoi nuovi tifosi. Dove sei cresciuto come atleta di pallamano e quali squadre e quali esperienze ti hanno caratterizzato fin qui.
Martellini: Sono mauro martellini ho 23 anni ed ho la pallamano nel sangue! Sono cresciuto a Città S. Angelo,uno dei paesi più belli del pescarese. Lì ho iniziato la mia carriera sportiva all’età di 8 anni e sono rimasto fino ai 21. Diciamo che sono cresciuto come atleta grazie a 2 grandi allenatori: PAVLE JURINA e SETTIMIO MASSOTTI. Nel 2009 ho deciso che volevo fare un’esperienza nuova e mi sono trasferito a Imola sotto la guida di TASSINARI. Ho passato 2 anni bellissimi anche se non sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto. Che dire di più: adesso sono a PARMA !
Scicchitano: Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Scicchitano e ho 21 anni. Gioco a pallamano da quando ho l’età di 8 anni, sono cresciuto nella pallamano Crotone, all’età di 14 anni debuttai in serie A2 con grande merito del mio primo allenatore Claudio Perri. Adesso voglio dare il meglio nel Parma per questa nuova stagione!
Quali sono le motivazioni che ti hanno portato a Parma ?
Martellini: La motivazione principale è che voglio dimostrare non tanto a gli altri ma prima di tutto a me stesso che sono in grado di affrontare un campionato come la serie A1 a un buon livello; per quanto riguarda il resto a me piace molto girare e Parma è una delle città più belle d’Italia, questo ha influito molto sulla mia scelta.
Scicchitano: Diciamo che il motivo primario è stato quello di intraprendere la via dell’università, scegliendo quella di Parma, sede di alto livello professionale. Fortunatamente sono riuscito ad entrare a far parte della squadra del Parma Pallamano, nella quale ho l’opportunità di poter dimostrare a me stesso di essere all’altezza della situazione, ossia ad un campionato di serie A1, non cosa da poco!
Puoi dirci, con tutta sincerità, che ambiente hai trovato ?
Martellini: Ho trovato un ambiente fuori dal comune, i ragazzi della squadra e la dirigenza mi fanno sentire come se fossi a casa, non mi fanno mancare nulla e sono di una cordialità unica.
Scicchitano: Ho trovato un ambiente fantastico. La società è eccezionale, a completa disposizione di tutti noi. Nello spogliatoio siamo affiatati l’uno con l’altro e con il passare del tempo sono sicuro che questo affiatamento crescerà sempre di più.
Quali sono i tuoi obiettivi e le prospettive per la prossima stagione ?
Martellini: il mio obiettivo personale chiaramente è fare un buon campionato e spero che col mio supporto la squadra raggiunga l’obbiettivo finale: LA SALVEZZA ! Per quanto riguarda la stagione è ancora presto per fare dei consuntivi, ma le premesse sono delle migliori.
Scicchitano: Per ora voglio solo guardare e concentrarmi sugli obiettivi di quest’anno, che sono prima di tutto la salvezza! Personalmente spero di fare un ottima stagione. è il secondo anno per me nella città di Parma, dove mi trovo bene e le intenzioni sono quelle di continuare così.
Per concludere un messaggio al mister, ai tuoi colleghi e ai tifosi.
Martellini: lasciateci in campo e ci sarà da divertirsi.
Scicchitano: Come ho già detto darò il massimo in questa stagione per poter raggiungere l’obiettivo finale insieme ai compagni e ai tifosi.
Una domanda in più per Scicchitano che sabato 22, nella sua giornata di esordio si è preso un cartellino rosso. Raffaele ti abbiamo visto molto deluso e un po’ arrabbiato per quell’esclusione.
Scicchitano: Grazie per la domanda. Si, è stata per me una grande delusione perché non avevo assolutamente fatto lo sgambetto con l’intenzione di farlo. Se vedete il video con attenzione (n.d.r. si può vedere l’intera telecronaca della partita su Internet) si vede che alzo il piede dopo averlo appoggiato e ciò può sembrare strano ma noterete anche che guardavo da tutta altra parte. Tra l’altro il giocatore dell’Emmeti nemmeno si è lamentato in quanto sicuramente ha pensato ad uno scontro fortuito come, ribadisco, in effetti è stato. Un rosso all’esordio proprio non me lo aspettavo, ho cercato di spiegarmi con l’arbitro ma lui ha interpretato l’azione in tutt’altra maniera.
Prossimo appuntamento a Oderzo, sabato 29 alle ore 16. Da sottolineare che, per la prima volta nella storia di pallamano di Parma, la partita è stata trasmessa in diretta streaming web radio. La telecronaca completa dell’incontro è visibile su Internet (vedasi il blog della squadra www.prpallamanoa2.blogspot.com).
Ufficio Stampa Parma Pallamano
Grandi veramente grandi questi giocatori (giovani tra l’altro) che potranno dare un grande supporto a Parma! L’altro terzino che è arrivato a Parma non si chiama Vita ma Pace (Pall. Agrigento). Buona stagione a Parma e a tutte le squadre di quest’ A1 !
Complimenti a l’MT per la vittoria. La questione sul rosso del portiere per quanto spiazzi ormai non è più una novità: il rosso è giustissimo. A farne le “spese” l’anno scorso era stato proprio il portiere dell’MT Roberto Danieli dopo pochissimi minuti di gioco.
Dal Regolamento, nota al punto 8:5:
“Anche un fallo con un debole impatto fisico può essere molto pericoloso e determinare un infortunio grave, se commesso quando il giocatore sta saltando o correndo, e non è quindi in grado di proteggersi.
In questo genere di situazioni è la pericolosità nei confronti dell’avversario e non l’intensità del contatto fisico che viene posta alla base della valutazione sul ricorso o meno alla squalifica.
Lo stesso principio si applica nella situazione in cui il portiere esce dalla propria area con l’obiettivo di intercettare un passaggio destinato ad un avversario. In questo caso il portiere ha la responsabilità di assicurarsi che non ne possa derivare una situazione di pericolo per l’incolumità personale dell’avversario.
Il portiere deve essere squalificato se:
a) conquista il possesso della palla, ma provoca uno scontro con l’avversario
b) non riesce a raggiungere o controllare la palla, ma provoca uno scontro con l’avversario
Se gli arbitri si convincono che, senza l’azione irregolare da parte del portiere, l’avversario sarebbe stato in grado di entrare in possesso della palla, allora devono assegnare un tiro da 7 metri.”
Se la dinamica è quella discritta gli arbitri hanno dato una sanzione corretta e l’unica decisione che dovevano prendere era se dare o meno un rigore.
se vi puo consolare proprio a mestrino l’emmeti la passata stagione subi l’espulsione del portiere per un contatto come quello del Vs giocatore.
regola un po assurda ma….
spero che alla fine la birra sia stata ottima
Parma è una realtà molto interessante e piena di entusiasmo. Forse gli manca un po’ di… qualità ma può farsela con il tempo. Speriamo che la pallamano si tenga stretta questa città