Cominciano oggi in Danimarca e Norvegia i Campionati Europei femminili, organizzati congiuntamente dai due paesi scandinavi. Sedici squadre si affronteranno da qui a domenica 19, con la fase finale che avrAi?? luogo al Messecenter di Herning (palazzetto con una capacitAi?? intorno ai dodicimila posti), in quello Jutland dove la pallamano A? piA? popolare che nella stessa Copenhagen. Le altri sedi sono Aalborg ed Aarhus, sempre nel paese di Amleto, Larvik e Lillehammer in Norvegia. Partecipanti inizialmente divise in quattro gironi di quattro squadre ciascuno, con le prime tre a passare il turno successivo (portandosi in dote i punti conquistati negli scontri diretti fra qualificate), che consiste in due gironi da sei, le cui prime due classificate a loro volta passeranno alle semifinali; le terze di ciascun gruppo di questa fase si affronteranno nella ‘finalina’ per il quinto posto.
Se dobbiamo trovare una favorita d’obbligo, non puA? che essere la Norvegia. Squadra dal grandissimo blasone, trionfatrice nelle ultime tre edizioni (ed in quella del 1998), che avrAi?? pure il vantaggio di giocare buona parte degli incontri davanti al proprio pubblico. E che adempie all’altra condizione necessaria: avere una rosa di grande qualitAi??. La nazionale norvegese (quella VERA, che a differenza di quanto erroneamente riportato dal telecronista Rai durante Italia-Rep. Ceca di venerdAi?? scorso non ha MAI perso di recente contro la Repubblica Ceca) A? infatti, almeno sulla carta, un’impressionante parata di stelle basata sul blocco del Larvik HK, corazzata che nel suo campionato fa ciA? che vuole, ed ha finora ben impressionato pure in Champions League.
Su tutte, almeno a livello mediatico, spicca il carismatico capitano Gro Hammerseng, di ritorno in una grande manifestazione per la prima volta dall’oro olimpico di Pechino (ma adesso senza la compagna di squadra, ed ex-compagna di vita, Katja Nyberg, infortunata). Sul campo, perA?, il fattore determinante potrebbe chiamarsi Heidi LA?ke. Con ogni probabilitAi?? il miglior pivot al mondo, ma soprattutto un incubo per le difese avversarie, brava tanto a segnare (non a caso A? l’attuale top scorer della Champions) quanto a procurare sette metri alla sua squadra e due minuti alle rivali. L’europeo semi-casalingo potrebbe anche vedere la definitiva consacrazione internazionale della ragazzina-prodigio vichinga (ma di aspetto ‘mediterraneo’) Nora MA?rk: diciannove anni, e giAi?? esperienze con quattro squadre professionistiche in campionati di alto livello, piA? un titolo mondiale ed uno europeo vinti (da protagonista), negli ultimi sedici mesi, con la nazionale juniores. La sua mano sinistra A? giAi?? diventata uno dei punti di forza del Larvik, ora ha l’occasione di fare il salto di qualitAi??, a livello senior, pure vestendo la maglia del suo paese.
A darle manforte sul lato destro del campo ci sarAi?? Linn-Kristin ‘Linka’ Riegelhuth. Miglior giocatrice dell’anno 2008, ma soprattutto rapidissima macchina da contropiede (da cui il soprannome ‘Ferrari’) fondamentale nelle vittorie alle Olimpiadi ed agli scorsi europei. Sulla sinistra la velocitAi?? A? assicurata da Kari Mette Johansen (di nuovo in forma dopo un mondiale sottotono nel 2009) e Camilla Herrem, mentre in difesa Karoline Dyhre Breivang e soprattutto la veterana Tonje Larsen sono una certezza. Tra i pali si ripropone l’accoppiata vincente di Pechino: Katrine Lunde Haraldsen, una ‘saracinesca’ che non ha bisogno di presentazioni (anche quest’anno candidata al titolo di IHF Player of the Year), e Kari Aalvik GrimsbA?. Il ‘cucciolo’ della squadra sarAi?? Stine Bredal Oftedal, centrale adolescente di belle speranze (e pure bella presenza, che non guasta mai …) che in molti vedono come erede della Hammerseng ma che, arrivata in nazionale maggiore all’ultimo minuto, quest’anno farAi?? presumibilmente molta panchina ed utile esperienza. Insomma una squadra con molti punti di forza, ma pure qualche punto debole: ad esempio la ‘legge dei grandi numeri’ (dopo tanti campionati vinti, prima o poi deve arrivare la sconfitta …) e forse l’allenatore d’origine islandese Thorir Hergeirsson, cresciuto in panchina all’ombra della leggendaria Marit Breivik, ma che ha sua differenza non sembra aver conquistato (ancora?) i favori dei tifosi. L’anno scorso ai Mondiali certe sue scelte attirarono critiche da parte di fans e media, adesso ha l’opportunitAi?? di riscattarsi. Vedremo…
Aggiornamento: nella copertura dell’evento sul PallamanoEuropa c’è anche l’elenco completo delle formazioni, con tutti i numeri di maglia http://pallamanoeuropa.blogspot.com/2010/12/ehf-europei-femminili-2010-elenco.html
Lo streaming lo trovate qui insieme a dirette scritte e statistiche immediate delle partite con dati e curisoità sulle squadre:http://www.ehf-euro.com/Stream.2860.0.html
Ho visto tre partite: festival delle palle perse!
Ho la netta impressione che la velocità del gioco, leggermente superiore tra le donne per motivi probabilmente fisiologici, sia arrivata a un punto di rottura: non c’è il tempo materiale per fare le cose bene, si prova a farle e quasi sempre non riescono, palla persa, contropiede, gol.