Festa grande sabato sera al Pala Padovani dove l’Azeta Ala ha sconfitto la Cassa Padana Leno decretando così la retrocessione di quest’ultima e la salvezza, la seconda consecutiva nel prestigioso campionato di A1, per Parma.
La forza ed il cuore della squadra ducale hanno fugato fin da subito le paure e i timori di tutto l’ambiente nei confronti di una partita che, in base agli ultimi risultati delle 2 formazioni, vedeva il Leno favorito. Fondamentale è stato il percorso, tecnico, tattico e psicologico (ci ha dichiarato Mister Galluccio) che tutta la squadra ha compiuto nelle ultime 2 settimane per arrivare a questa fondamentale partita. E’ vero che Parma avrebbe potuto anche perdere per poi sperare nella sconfitta del Leno nell’ultima giornata di campionato (in classifica Parma vantava infatti 5 punti in più del Leno) ma tutta la squadra voleva fortemente chiudere subito e davanti al proprio pubblico la “pratica salvezza”. E così è stato nonostante la fortuna non sia stata dalla parte dei gialloblù.
Nei primi minuti infatti, Parma perdeva l’apporto del suo capocannoniere, Mauro Martellini, per un infortunio che lo costringeva alla panchina per il resto della gara se non per una fugace apparizione nel secondo tempo fino al riacutizzarsi del dolore: una sola rete di Mauro, tra l’altro su rigore, è un dato che non è mai successo in questo campionato. Ma la perdita non ha minato il morale dei giovani parmensi (e qui si capisce il senso del “percorso” di cui parlava Galluccio) che, colpo su colpo con una gara improntata sulla velocità, hanno travolto letteralmente gli avversari che, in diverse occasioni, non sembravano in grado di reagire alla forza del Parma. Risultato a fine primo tempo 16 a 7 per Parma; non tanto le 9 reti di vantaggio ma proprio la differenza di gioco espresso dalle due formazioni in campo facevano presagire una bella serata al numeroso pubblico presente.
Una parentesi sul pubblico: non solo l’importanza della gara ma anche un orario più consono alle famiglie (le ultime 2 gare di campionato devono essere obbligatoriamente giocate alle 18:30 su tutti i campi, tutte le altre gare Parma le ha disputate in casa alle ore 20:30) hanno portato sulle tribune del Pala Padovani un pubblico molto numeroso e caloroso. Sicuramente presenti gli appassionati locali ma anche tanti bambini e ragazzi delle formazioni giovanili accompagnati dai loro genitori, veramente uno spettacolo nello spettacolo: c’è da sperare che il prossimo anno il Comune di Parma riesca a fornire alla società ducale la palestra in orari “più abbordabili” delle 20:30.
Ma torniamo alla gara: inizio secondo tempo ancora per Parma che al 4° minuto raggiunge il suo massimo vantaggio, 20 a 9, +11. A metà ripresa però, sul 24 a 14, un episodio che ha influito parecchio sulla parte rimanente della gara: Belli, sicuramente uno dei migliori in campo, per difendere un contropiede avversario compiva un fallo che l’arbitro considerava (esagerando ?) da cartellino rosso e lo mandava in tribuna.
A questo punto senza Martellini e Belli e con tanta, tanta fatica sulle gambe Parma faticava a contenere gli avversari che cercavano in tutti i modi di avvicinarsi nel punteggio grazie anche alle numerose sospensioni da 2 minuti (saranno ben 6 alla fine) comminate dagli arbitri ai gialloblù: nella partita per ben 2 volte Parma Pallamano si è ritrovata a giocare in 5 contro 7. A 4 minuti dalla fine il vantaggio si era assottigliato a sole 4 reti.
Preoccupazione nel pubblico ma il cuore, ancor più che il fisico, dei giovani di Parma ha permesso di arginare gli attacchi avversari tanto che alla sirena finale il tabellone recitava 30 a 27. Sirena e gioia, festa, lacrime sia in campo che sugli spalti.
Un’immagine su tutte: l’atleta e capitano di 1000 battaglie Matteo Ferrari (che quest’anno ha disputato pochissime partite a causa di un lungo infortunio) che piange e abbraccia il giovane (classe 1986) allenatore Luca Galluccio anche lui piangente.
Ora non è il momento dei consuntivi, manca ancora una gara anche se ininfluente, ma il momento della gioia. Chi è dell’ambiente e che sa tutto quello che è capitato in questa stagione a questa squadra sa però che si può parlare di un grande Parma, del “gruppo” che sono riusciti a costruire i tecnici Galluccio Luca e Bolzoni Stefano al loro esordio nel campionato di A1, del grande impegno e della crescita che ha caratterizzato tutti gli atleti, di una formazione composta, escluso il solo Martellini, da parmigiani di nascita o di adozione (per motivi di studio o di lavoro) come non accadeva da anni, di una formazione molto giovane, forse la più giovane di tutto il campionato, degli sforzi fatti dalla società per supportare tutte le attività, dalle scuole, alle squadre giovanili, all’A1, del grande affetto con cui i tifosi parmigiani hanno sempre accompagnato i loro beniamini.
E questa salvezza non può che ripagare il grande lavoro fatto da tutti, a tutti i livelli.
Chi volesse vivere o rivivere la partita può farlo con la telecronaca integrale che può trovare su Internet agli indirizzi elencati sul blog della formazione seniores (www.prpallamanoa2.blogspot.com).
Azeta Ala Parma – Cassa Padana Leno 30-27 (p.t. 16-7)
Azeta Ala Parma: Scicchitano, Del Bono, Martellini 1, Faiulli 4, Belli 5, Bolzoni 4, Maiavacchi 4, Garavaldi 2, Usai 3, Cortesi, Bertolucci, Curtabbi 6, Ferrari, Pace 1. All: Luca Galluccio
Cassa Padana Leno: Antonio 6, Benigno 5, Borromeo, Conigliaro, Mereghetti 1, Pé 3, Reccagni, Redaschi, Reghenzi, Riello A. 4, Marco Riello 2, Mattia Riello, Sartori 6, Selmani. All: Milenko Kljiajc
Arbitri: Colombo – Fabbian
Ufficio Stampa Pallamano Parma