La Società Ariosto Pallamano, pur molto dispiaciuta, ha deciso di rinunciare a disputare il prossimo Campionato di A1 femminile.
I motivi che hanno portato a questa sofferta e molto difficile decisione sono molteplici:
- motivi economici visto la sempre maggiore difficoltà a reperire risorse
- motivi di carattere tecnico-regolamentari
- motivi di opportunità a disputare un campionato di massima serie nazionale che comporterebbe un grandissimo dispendio di energie e risorse con un numero sempre piu’ limitato di squadre partecipanti a questo Campionato (ad ora solo 6 iscritte)
- grande amarezza e disappunto per le ripetute sanzioni sia economiche che disciplinari avvenute in questi ultimi anni che ci hanno fatto capire l’assoluta impossibilità di fare anche la più piccola critica alla gestione federale
Ed ecco le parole dei vertici dirigenziali della società: “faremo la serie A2 con le ragazze del vivaio. Metteremo in prima squadra l’Under 18, per tutte le altre c’è il rompete le righe. Lojpur in quanto extracomunitaria non rimarrà, Benincasa e Giudice probabilmente andranno altrove, in bilico pure la posizione di Capitan Soglietti, ancora indecisa se restare o meno.”
La Società Ariosto Pallamano, contestualmente a questa rinuncia, ha chiesto alla F.I.G.H. di poter essere reintegrata nell’organico delle squadre partecipanti alla Serie A2F.
Ufficio Stampa Ariosto Ferrara
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Ferrara
Condividiamo la vostra decisione e ne comprendiamo in pieno le motivazioni, con piacere ci ritroveremo di fronte in A2 nella prossima stagione agonistica, voi con le vostre ragazze del vivaio e noi con le nostre, a dimostrazione che la pallamno la si può giocare anche senza straniere.
Per quanto concerne i rapporti con la Federazione già lo scoso anno 2008/2009 noi fummo sanzionati in serie A1, a nostro giudizio ingiustamente, con multe per un totale di oltre € 2.000, con la disputa della prima gara di campionato di serie A2 2009/2010 a porte chiuse e con la mia squalifica di oltr 4 mesi.
SALUTI
Trinelli – Pallamano Spallanzani
Il regolamento mi pare lo vieti perchè il Ferrara non ha una propria squadra in serie B. Dunque si resta a casa. Stesso provvedimento,eventualmente anche in deroga ai regolamenti, andrebbe preso per le altre società che hanno rinunciato. Chi rinuncia si ferma, non fa attività e non incassa contributi dagli enti, rette dalle famiglie e spiccioli dagli sponsor. Si rinuncia? Allora si sta a casa.
ma perchè?? anche il ferrara no!!! Pero’ non c’è mai nessuno contento di niente..tutti si ritirano adesso! mi dispiace tantissimo!
Scusa Marcello, ma non ho ben capito. Chiedi provvedimeti in deroga ai regolamenti per colpire quelle squadre che rinunciano ai loro diritti perchè hanno paura di sparire inseguendo (o percorrendo) una categoria che non si possono permettere?
Se svariati direttivi rinunciano alla massima categoria è possibile che forse ci siano delle situazioni che attualmente rendono l’A1 proibitiva per chi ha impostato la propria società in un modo e non in altri.
Queste sarebbero da punire? Tutti a casa?
mah
5 squadre adesso.. si farà la serie A1??? o un unico campionato a piu gironi??
regolamento? parlate ancora di regolamenti in un sistema malato? ma fatemi il piacere. La pallamano è morta ! Complimenti agli addetti ai lavori !
Il bello deve ancora venire, ma non preoccupatevi ci pensa la nostra Federazione a risolvere il tutto, lei e chi la continua a difenderla a spada tratta, fin che lo pagano deve tenersi il posto stretto. Ribadisco ma con che coraggio faranno i campionati quando con il Vademecum hanno dichiarato di fare i campionati a una certa maniera. ma il CONI non si accorge di cosa stanno combinando.
Contributi degli enti?
il campionato a cinque………………………………… partite di concentramento con tiri di rigore (almeno 10 per squadra)
…..non concordo che la pallamano italiana sia morta… SICURAMENTE stanno tentando di spegnerla/soffocarla e aspettare che richieda l’eutanasia?…. la difficoltà del Ferrara è sicuramente un segnale anuovamente moooolto negativo!… ma anche il non dare informazioni (decenti) sia da questo sito che dal sito federale sulle finali U14 maschile e femminile di misano la dice lunga!!!… e ci stiamo a tirar menate sulla mancanza di tv ai veri eventi di elite ecc… ma diamoci una “rinfrescata” tutti!!!
Marcello, la tua aggressività mi sembra fuori luogo!
Se qualcuno rinuncia , e non sono poche le squadre a farlo, significa che ci sono problemi gravi che vanno oltre il lato economico. Se dovessero fare come dici tu (stare a casa) la pallamano finirebbe con anticipo (tempo due anni e sparisce la pallamano femminile in Italia a questo punto).
Complimenti per l’intervento quindi . . . .
Secondo il tuo ragionamento, Marcello, l’equazione “ferrara, Bancole o mestrino:A1=squadre A1:coppe europee” dovrebbe essere coretta; quidi cancelliamo tutti…
Si riparta da 0!!!!!
ma le squadre che fanno l’A1 sono 6 non 5: sassari salerno messana nuoro vigasio teramo. Peccato che bancole e ferrara si siano ritirate. Comunque siamo ancora in tempo a rialzare la pallamano, basta un po’ piu’ forza di volontà!
Se una società ha problemi, e può succedere ci mancherebbe, rinuncia a fare attività, non chiede l’iscrizione ad una serie inferiore. Rinuncia all’attività e se ne ha la forza riparte da zero. Sarei proprio curioso di vedere quanto società rinuncerebbero ad un campionato nazionale in presenza di norme severe e afflittive. Scommetti che sarebbero in poche? E se pure così fosse non sarebbe una grave perdita per il movimento. Detto questo preciso che, per quanto mi riguarda, non avrei problema alcuno anche ad accettare una riforma “restrittiva” ad horas purchè certi altarini, una volta e per tutte, vengano svelati.
“Se una società ha problemi rinuncia a fare attività, e se ne ha la forza riparte da zero”? Di che sport stiamo parlando? Non di uno sport dove per una società che nasce, ahinoi, già senza norme severe e afflittive, ne spariscono tre…
riuscite in poche righe a spiegare la rivoluzione avvenuta in campo femminile, tale per cui societa’ come ferrara e bancole sono costrette a lasciare?
grazie tante
x Babba.
Certo le squadre sono sei, ma se è vero Nuoro farà l’A1 con le ragazze del posto.
Senza nulla togliere al nuoro….ma Salerno e Sassari forse sono su un altro pianeta rispetto a Nuoro….(che sarà mia squadra preferia)!
Caroi Matteo Aldamonte stiamo parlando di un campionato di A1, ovvero la massima espressione di una federazione, non certamente dei Giochi della Gioventù! Ribadisco il concetto. Se una società rinuncia alla partecipazione ad un campionato, tanto più se di A1, va fermata. Deve ripartire da zero!!!
@Marcello
Sai cos’è che mi chiedo? Mi chiedo quando la smetteremo di nasconderci dietro ad un dito. “Campionato di A1”, “Massima espressione di una federazione” sono termini che, in QUESTA pallamano, servono solo a mascherare un periodo di declino totale. E’ come se tu avessi la febbre a 40°, mentre continui a ripeterti “sto bene, sto bene, non ho nulla”.
Ma quando ci renderemo conto di quello che AD OGGI valiamo davvero? Quando smetteremo TUTTI di parlare di “Massima espressione del movimento”? Quando ci renderemo conto che siamo praticamente zero, e che dobbiamo trovare la forza per ripartire INSIEME, tutti?
Dinanzi a super sanzioni e punizioni, un presidente che non può permettersi l’A1 Femminile, AD OGGI sai cosa fa? Chiama le giocatrici, le avvisa, e chiude i battenti. Rendiamoci conto di cosa stiamo parlando: pallamano. Italiana. E poi reindirizziamo il discorso sui dovuti binari di realismo e umiltà.
mi chiedo cosa si aspetti per prendere atto della situazione e fare le scelte conseguenti
Quanto poi alle sanzioni. Lungi da me entrare nel merito della vicenda Bancole, ma in qualsiasi federazione, in qualsiasi sport, se una società decide di intraprendere una battaglia (giusta o sbagliata che sia) nei confronti della Federazione è anche normale che si assuma il rischio di soccombere! Ma di cosa stiamo parlando! Il problema è che il Bancole, nella fattispecie il presidente Pelladoni, se veramente è convinto delle sue argomentazioni ha l’obbligo morale e il diritto riconosciuto dall’ordinamento di portare avanti il contenzioso fino ad arrivare al TNAS del Coni. Lottando da dentro e non ammainando bandiera bianca. Così facendo ammette e ricosnosce la sconfitta e l’errore.
matteo ti stra quoto…purtroppo e’ cosi’
“Marcello Festa scrive:12 luglio 2010 alle 12:27Se una società ha problemi, e può succedere ci mancherebbe, rinuncia a fare attività, non chiede l’iscrizione ad una serie inferiore. Rinuncia all’attività e se ne ha la forza riparte da zero.”
Sì certo, perchè nel nostro sport partire da zero è facile come tirare lo sciacquone. Una società seria (leggasi: che ha una base e che non nasce come estemporaneo giocattolo di chi deve impegnare dei liquidi) impiega anni per affermarsi.
“E se pure così fosse non sarebbe una grave perdita per il movimento. ” Sì, perchè perdere squadre come il Ferrara o come il mestrino (3 scudetti giovanili in 2 anni) non sarebbe una gran perdita per il movimento… sarebbe la fine per il movimento.
“Linomito scrive:12 luglio 2010 alle 00:45Contributi degli enti?”
In effetti!!!!!
Caro webmaster se impieghi così tanto tempo ad abilitare un mio messaggio è logico che la discussione scemi di interesse o prenda altre strade. Non credo chei miei post siano offensivi o peggio ancora maleducati. Lavoro in questo settore e credo di conoscerne le regole. Grazie per l’attenzione dimostrata
In poche righe…. Benedetto qui nessuno “è costretto a lasciare”, solo che alcuni hanno deciso di ritirarsi per protestare. Ritengono di aver subito dei torti e pertanto ….. si ritrano. Io non penso sia un buon modo per far valere le proprie ragione, ma tantè, questa è la realtà e rispetto le scelte altrui. Altri ritengono invece che la serie A1 sia troppo onerosa e aspettano riforme dei campionati che la rendano più accessibile. La verità è che nessuno, tranne pochi fessi, mi passi il termine moderatore, tanto sto parlando anche di me, sono disposti ad impegnarsi veramente per la crescita del movimento, una volta era diverso, parlo di qualche anno fa, chi aveva la bravura e la fortuna di accedere alla serie A1 riteneva questa cosa un titolo di merito, un vanto e si impegnava con tutte le forze per esserne degno. Oggi invece mi sembra che chi acquisisce il diritto sul campo lo faccia valere come arma di contrattazione:. mi iscrivo se mi cambi il regolamento e mi rendi più competitivo per decreto, altrimenti sono affari tuoi, io resto dove sto tanto nessuna sanzione è prevista. Marcello estremizza, ma lo fa per far comprendere questa situazione incresciosa, peccato che pochi lo abbiano capito. I problemi economici ci sono, è vero, ma ci sono anche altre motivazioni.. A tal proposito non penso sia giusto usare certe armi per “ricattare” il campionato. Qualcuno parla di settori giovanili, ben vengano, ma non mi sembra che ce ne siano tantissimi in giro, vedasi finali nazionali, numero di partecipanti e livello. quindi il più delle volte trattasi di sana ipocrisia.
Caro Alberto che te ne fai degli scudetti giovanili ser poi non ti adoperi, come società, a far crescere queste ragazze, a dar loro nuovi stimoli, ribalte più presigiose. Sai cosa succederà? Che di scudetti, in attesa che la Federazione “accetti” le regole imposte da pochi, ne vincerai altri due dopodichè quelle ragazze, intanto cresciute, o andranno a giocare altrove, sempre che esista ancora un campionato, o si dedicheranno ad altro! Sai quante ne ho viste di società che ragionano così….Con simpatia e scusami per l’irruenza. Ti assicuro che è solo uno stile di scrittura.
Rinunciare alla serie che si è guadagnati con un anno di sacrifici per ricattare qualcuno o qualcosa????
Credo che nella pallamno ormai ci siano troppe persone che le categorie se le guadagnano in estate con i ripescaggi, altrimenti certe considerazioni non verrebbero fatte.
piccola provocazione: e vero che il mancole ha un buon movimento giovanile come quantità (e non come qualità), ma quante in questi anni hanno solcato seriamente la seria A1?? fossi in loro farei, magari con lo stesso staff societario-dirigenziale, un passo indietro, partirei dall’A2 con le giovani e con chi vuole restare delle vecchie (barani come giocatrice e Ivaci come allenatrice magari), e con il basso profilo proverei a cambiare qualcosa. Ricordiamoci che 5-6 anni fa loro non erano nessuno, poi un’ottima organizzazione le ha portate in A1, però poi sono arrivati i soldini e tutto è stato stravolto, però probabilmente non con i risultati preventivati, e allora probabilmente i finanziatori (magari anche a ragione degli eventuali torti subiti secondo loro) hanno tirato i remi in barca. ripartirei dall’A2 quindi… anzi, come per l’elite, fonderei la A1 con la A2 per ridurre i costi suddividendola in più girono per poi fare i play off, tanto chi deve vincere lo scudetto sul campo lo vince ugualmente, idem per la maschile
Vedi Marcello Festa, fare battaglie dall’interno il risultato è scontato quando tu sei solo contro potere, giustizia di parte, regolamenti fatti e cambiati su misura, arbitri particolari ecc….
Energie sprecate, meglio attendere tempi migliori, perchè tempi migliori sicuramente verranno.
Conosco Pelladoni e sono sicuro che non mollerà facilmente.
che fine farà la Lenardon???visto che gioca anzhe in nazionale????
qualcuno la prenderà..
X OMAR
per quello che si sa la Lenardon + il portiere quello giovane mi sembra Battaglia vanno a Vigasio + forse anche ala mancina non ricordo il nome,
uno dei probblemi del ferrara è anche questo 2 anni fa aveva anche la A2f. poi e stato lasciato morire tutto . a questo punto o trovano tutte ragazze da fuori oppure……………………………….
MARCELLO si sta parlando di pallamano… uno sport alo sbando, in piena crisi, gestito da menti incompetenti e opportuniste.
Cosa vuoi fermare? Ti pare un ragionamento sensato ed intelligente? Se la federazione fosse sana potrebbe anche starci questo ragionamento.
Allora stesso discorso dicasi per Nuoro che è scomparsa lo scorso anno per poi ritornare in A1 quest’anno.
La verità è che è tutta colpa dei grandi capi che di capi non hanno niente, solo la facoltà di fare il gioco che più conviene loro….
Continuiamo a parlare, parlare, parlare, senza arrivare a capo di nulla.
C’è un unico dato di fatto: la pallamano femminile è sull’orlo del baratro, allo stadio terminale.
Referee scrive:
”
anzi, come per l’elite, fonderei la A1 con la A2 per ridurre i costi suddividendola in più girono per poi fare i play off,….
”
Questo vuol dire che ci sarebbe solo serie B e serie A, solo 2 serie…mi viene in mente solo la parola TRISTEZZA.
Ad una profonda crisi del nostro sport (crisi di sitituzioni, crisi societarie, crisi tecnica, ecc) si è aggiunta la crisi economica che ha creato problemi anche in ambito sportivo; sapevamo che sarebbe accaduto, ma non ci siamo preoccupati. Lo sponsor serviva per “comprare” la giocatrice di grido, per fare 2 gol in più e vincere nell’immediato. Forse lo sponsor doveva servire ad avviare progetti che ci permettessero di superare questa crisi e di cadere in piedi, o quanto meno cadere senza farsi troppo male. Invece il vuoto totale ad ogni livello.
Mi chiedo veramente col cuore: cosa possiamo fare??? La riforma della maschile e il prossimo anno della femminile basteranno a salvare qualcosa?
Domande per le 6 squadre rimaste in A1F: si preferisce vincere qualcosa oggi e poi sparire l’anno prossimo o cercare di fare qualcosa che possa salvare il sistema??
Ci sono Presidenti che pensano solo all’immediato, magari riuscendo a guadagnare qualche soldo per comprarsi auto, casa ecc… a Questo punto mi viene da pensare così (non tutti i presidenti, perchè ci sono quelli che ci tengono veramente al movimento pur avendo sbagliato qualcosa nella gestione).
La pallamano è in fase terminale, è vero ! Che non sia il caso di gettare via l’attuale Federazione visto che ha combinato solo danni (magari arricchendosi chi lo sa….)
Le sei società di serie A1 stanno predisponendo una proposta articolata per salvare il campionato 2010/11 e porre le basi per campionati futuri che tengano conto della situazione disperata attuale, il tutto in accordo con la Federazione, che fino a prova contraria, amici cari, regge il movimento. Di contro, non so cosa abbia fatto in passato e faccia oggi chi scrive su questi forum, perchè dal tono di molti interventi comprendo che molti non sono propriamente addetti ai lavori o se lo sono trattasi di lavoretti. Mi posso permettere questa arroganza perchè sono 25 gli anni che dedico a questo sport e qualche cosa probabilmente l’ho fatta.
Le società di serie A1 stanno impegnadosi, invito le società di A2 a fare altrettanto anche perchè li la situazione non è tanto più rosea, a meno che pur di dire che si gioca in serie A si sia disposti a giochicchiare in gironi come quelli dello scorso anno e di due anni orsono. Invito pertanto i dirigenti di società di A2 che hanno a cuore le sorti di questo sport a contattare me o altri dirigenti di Teramo, Vigasio, Messana, Sassari e Nuoro per chiedere copia delle proposte in corso di presentazione e, nel caso, condividerle impegnadosi a fare la propria parte per la salvezza dell’intero movimento. Spero di avere risposte.
Arricchendosi non penso sinceramente..io credo che non sia un dolo, bensì una situazione che è sfuggita dalle mani dei vertici della federazione, anche se in federazione c’è chi veramente sta sudando per trovare soluzioni. Penso che nessuno sia contento di ciò che sta accadendo,siamo tutti sulla stessa barca e tutti dobbiamo aiutarci, non buttare fango ed offendere la federazione, per favore adesso dobbiamo stare tutti insieme e far risvegliare (non rinascere, perchè non è morta!!!) la pallamano.
Caro Matteo, sei molto giovane, si sente. Precisiamo: zero non siamo, almeno noi che da anni facciamo (non commentiamo) questo sport. Dopo 20 anni di serie A permettici, penso di interpretare anche il pensiero di colleghi come Montoro, Pes, Spadaro e Carnevale, non possiamo permettere che qualcuno ci dia dello “zero”. Noi ci siamo sempre stati, con alterne vicende, altri no. Quindi prima di tutto rispetto, poi possiamo parlare e, se del caso, anche fare ammenda di errori, chi non li commette, solo quelli che non fanno. E qui purtroppo ce ne sono molti.
Mi dispiace, ma resto della mia opinione. Qui non è un fatto di ‘rispetto’. Qui, a mio avviso, bisogna chiedersi: ha senso vincere uno Scudetto di un campionato ‘monco’? Ha senso salvarsi in un campionato a 9/6 squadre? Ha senso proseguire l’attività in una pallamano che, sino al 2012, non potrà nemmeno poter far partecipare la propria Nazionale maschile alle qualificazioni per le competizioni internazionali?
Io non metto in dubbio il lavoro di chi, per 20 anni, ha lavorato per questo sport e lo fa ancora. Anzi. Ma me la prendo a sentire discorsi che parlano di sanzioni o provvedimenti che la pallamano ora non può permettersi.
Caro Matteo, la prima volta che ho partecipato in Federazione ad una riunione di società era l’estate del 1990, il presidente era Lo Bello. A un certo punto della riunione io chiesi la parola, Lo Bello mi squadrò e mi chiese chi fossi e da dove venissi e quante partite avessi vinto per starre li. Io risposi “Presidente, sono di Salerno, società neopromossa in serie A”, mi sorrise e disse: “allora avrà molto tempo in futuro per parlare”. Ritirai la richiesta di intervento.
andare avanti è l’unica possibilità….chi si ferma..saluti e baci.
Lasciatemi fare un piccolo sfogo :
premetto che non bisogna fare di tutto un fascio, ma tutte quelle societa di A1F.che negli ultimi 3/4 anni anno speso una barcata di soldi per straniere (ma di valore molto molto dubbio) adirittura tesserandone 4 e tenerne 1 sempre in tribuna , e tenendo praticamente in panchina le ragazze del posto, facendole scendere in campo 2 minuti quando va bene , e in quei 2 minuti quando sbagliano dargli anche adosso dicendo che sbagliano sempre.
per poi ottenere che dopo 2/3 anni se ne vanno tutte, chi smette,chi va a giocare ad altri sport.
e poi sentirsi dire che non si trovano piu risorse economiche,si fa fatica a trovare ragazze .
MI FA LETTERALMENTE ANDARE SU TUTTE LE FURIE………
societa che fino a 3 anni fa avevano 2 settori giovanili una squadra in A2 ,e la A1F.
che dopo 3 anni si ritrovano con non una giocatrice del posto …………….. mi sa tanto che qualche cosa non abbia funzionato e non per colpa della FIGH.
MI viene da pensare che tutti i probblemi di natura tecnica e di ingiustizie siano solo un gran paravento per nascondere tutti i LORO probblemi……………….
mi piace lo spirito di LORIA e mi incuriosicono le proposte di questa “LEGA” femminile. Forse queste società rinunciano autonomamente a tutte le loro straniere senza aspettare la riforma?? allora squadre come il mestrino che non si sono iscritte per questo motivo, magari fanno il passo. certo che cmq non sarebbe bello vincere uno campionato a 6 squadre, cosi come per l’elite a 9. per questo mitivo mi piacerebbe una “fusione” dei primi 2 campionati per la stagione 2010/2011 per poi, sistemate le acque e con la riforma in atto, tornare ad una suddivisione di essi nella stagione 2011/12 quindi con parecchie retrocessioni, ma con tanta esperienza per tutti.
“Chi dice di combattere la dittatura dall’interno è già complice…”
Ragazzi miei, quello che oggi non conviene fare è litigare sulla ricerca di chi ha + o – colpe. Bisogna prendere atto della situazione attuale gravissima e provare a suggerire rimedi immediati anche traumatici. Comunque Matteo ha sicuramente ragione da vendere. e’ sicuramente giovane, come dice Loria, ma è proprio la presunzione dei … vecchi dirigenti ( io appartengo a questa categoria dei vecchi, bada bene ) che hanno portato la Federazione a questo sfascio. Domandiamoci perchè facciamo tutti la serie A? Che soddisfazione c’è giocare a livelli bassissimi ma essere in serie…A?
Chi ha fatto la riforma dei campionati? Non si è accorto che si stava andando nel baratro togliendo i campionati minori? Che bisogno c’era di copiare il Rugby nell’Elite? Sarebbe bastato che la Federazione avesse una POLITICA lungimirante e preso atto della realtà, ritornasse, come fanno le federazioni serie a 1 solo campionato di A/1 a un solo campionato di serie A/2 e via via ripristinare il campionato di C.. Con la giusta norma della compensazione questo poteva essere fatto subito e si può tentare di farlo oggi con il femminile che è in sala rianimazione ( scrivere qui le proposte dei 6 rimasti in vita ) Bisogna avere il coraggio, di fronte ai pochi che ancora ci credono, agli organi di stampa e al CONI di riconoscere di aver sbagliato e urgentemente intervenire per dare uno scossone al torpore che prelude al coma.
quoto Matteo. I presidenti che stanno combattendo saranno pure bravi, da ammirare (non tutti a mio avviso) ma non possiamo negare che la Federazione ha fatto i danni assieme a società che hanno solo pensato a vincere nell’immediato senza pensare al futuro, ed investire denaro per i giovani.
Quando sento che molti alle elezioni hanno appoggiato l’attuale presidenza credo che ci sia qualcosa di strano… a qualcuno (delle squadre) sta bene così forse…..
Caro Matteo non posso che essere in sintonia con quanto dichiarato da Lino Loria, e ci mancherebbe. Ti ribadisco il concetto: solo in presenza di regole chiare e dunque di sanzioni chiare questo movimento potrà ritornare ad avere un minimo di credibilità. Non si può uscire ed entrare nei campionati a proprio piacimento, a seconda dei propri interessi. In quanto allo “zero” immagino che tu abbia usato quest’espressione in preda ad un raptus di focosa gioventù e può starci.
Focosa gioventù?
– Elite: 9 squadre invece delle 12 previste;
– A1F: 6 squadre invece delle 8 previste;
– A1M: 22 squadre invece delle 24 previste;
– A2M: impossibile creare 6 gironi da 12 squadre ciascuno;
– Nazionale maschile fuori da ogni competizione internazionale sino al 2012;
– Visibilità ridotta all’osso (se non anche meno) sui media nazionali;
– …potremmo continuare praticamente all’infinito.
Marcello, tu che valore daresti a questa pallamano? ‘Raptus di focosa gioventù’, o umilissima capacità di guardare in faccia la realtà? E questo te lo chiedo partendo dal presupposto che il discorso sia portato avanti da persone intelligenti: è evidente che quando si parla di situazione di crisi, non si può generalizzare totalmente. E’ evidente che bisogna tener fuori alcune realtà, che comunque lavorano.
In ogni caso, quoto l’intervento nei miei confronti del Sig. Loria, che ha espresso il concetto con un episodio che mi ha colpito in maniera particolare.
Non definirei focosa gioventù l’intervento di Matteo.
Direi che è uno dei pochi che ha il coraggio di ammettere come stanno le cose. Chi crede che non siamo messi poi così male, non so a cosa sia abituato.
Forse basta vedere quattro gatti che giocano per credere che ci sia un movimento serio alla base… ma non è così!
Imparare da altre realtà . . . e aprire gli occhi !
La realtà mio giovane amico la guardiamo in faccia ogni giorno, il numero ridotto di squadre è un dato di fatto, ma per la soluzione dei problemi è necessario guardare avanti, fare qualcosa, proporre qualcosa di serio e costruttivo. Il massimo, invece, cui si tende è quello di abbassare la quota stranieri! Mi sembra poco, troppo poco. Finanche mortificante per le menti che la partoriscono.
Complimenti a Matteo Aldamonte! purtroppo la sua scheda riassuntiva mi sa che rappresenta la vera e triste realtà!…. chiunque potrebbe trarre delle considerazioni con sfumature diverse… ma sicuramente il penoso e macabro risultato non cambia!.. Ma i signori F.I.G.H. come leggono questi numeri?? (ammesso che sappiano leggere e/scrivere)…
Io, evitando di sputare veleno a 360°, vi faccio una domanda: COSA SI PUO’ FARE DI CONCRETO PER SALVARE QUESTO SPORT CHE AMIAMO TANTO?
Secondo me si deve partire dalle radici, puntando a creare movimenti giovanili con qualità e quantità. Una volta che la base è solida si sviluppa tutto il resto. Questo è il ragionamento che devono fare le società e la federazione. Rendiamo obbligatorio per tutte le squadre avere una under 12, dopo due anni u12+u14, dopo altri 2 anni u12+u14+u16… e cosi via.
Sarà un percorso lento, ci saranno campionati “monchi” come quest’anno, ma così si potrà creare un movimento serio, solido e con un futuro!!
Sicuramente Daniele, questa è la strada. Non capisco però chi e cosa abbia impedito di fare questo nel recente passato. Le società maggiori ? Le straniere ? Non penso. Possiamo forse dire chele società maggiori potevano fare di più, OK accettato, ma poi ? Gli altri cosa hanno fatto ? Spesso di capita di leggere post di dirigenti e allenatori di società che conosco e mi si rizzano i capelli, che non ho. Non rispondo per non fare polemiche, ma credimi le società gestite da molte di queste persone si sono distinte negli anni per l’immobilismo assoluto nei settori giovanili pur non facendo la serie A1 e non avendo costi esorbitanti per trasferte e straniere. Niente, molte di queste società che si ergono a paladine della crescita dal basso manco partecipano ai campionati giovanili, alcune lo fanno con squadre di comodo (lo si capisce dalle classifiche regionali, se vedi una squadra U14 o U16 a zero punti capisci che è stata fatta solo per assolvere all’obbligo). Chi vuole decapitare il vertice in nome della base è in mala fede, ricordati di quello che sto dicendo, tra qualche tempo dirai: “quel fesso aveva ragione”.
Beh, prima di tutto manca un regolamento che obblighi le società ad avere un settore giovanile… Delle squadre di livello fondate solo su un “cospicuo” capitale non fanno bene a al movimento, e poi in un paio di anni fanno la fine che tutti possiamo vedere.
Società che lavorano bene da questo punto di vista ce ne sono ma ce ne sono altrettante che nemmeno lo considerano… Io non saprei trovare una soluzione perchè non ho le conoscenze per farlo ma nel mio piccolo ho notato che iniziando a credere nelle giovanili tutta la società ne ha un giovamento e anche la gente del luogo inizia ad interessarsi a questo sport. Questo è quello in cui credo e continuerò a lottare per questo, venendo a mancare per me questo sport è morto…
I regolamenti ci sono, ma non sono i regolamenti a fare in modo che le cose vadano per il verso giusto. Tutte le cose sono fatte dagli uomini, se questi non sono capaci non c’è regolamento che tenga. Vedi Daniele il problema è che nessuno incentra mai il discorso su se stesso, fuori piove ? Governo ladro. La colpa è sempre di qualche entità esterna: la Federazione, i club più capaci, le straniere, ecc. Ma io vorrei chiedere a questi soloni, ma voi che fate ? mi dite che posto occupa nella vostra giornata tipo la pallamano ? ecc. ecc. Vedi tutti si riempiono la bocca, in negativo, di tre/quattro società che con budget importanti consentono ancora a questo sport di non essere cancellato, ma poi non dicono che loro sono percettori. Lo sai che tutti gli allenatori, in A2, in B in Under 18 e così via per tenere un gruppo di ragazzini chiedono “quanto mi dai al mese”, lo sai ? Tutti, bada bene, tutti. Poi dopo aver percepito per 4/5 ore di lavoro settimanale (di qualità ? boh !) vengono sui forum e sparlano dicendo che bisognerebbe fare, dire, cambiare….. Ma fatemi il piacere !
ho notato che iniziando a credere nelle giovanili tutta la società ne ha un giovamento e anche la gente del luogo inizia ad interessarsi a questo sport.
straquoto, è verita sacrosanta anche io posso dire che 3/4 anni fa a vedere le partite di A1F. in palestra venivano tutte le ragazzine ,e i propri genitori , poi piano piano ……….svanito…….
Vi lancio una proposta …. prima di ogni intervento non importa presentarsi con il proprio nome, come qualcuno invoca quando si sente toccato, vanno bene i nick, dicevo prima di ogni intervento chi parla, secondo me, dovrebbe dire se è un PAGATORE o un PERCETTORE. Che ne dite?
Ah scusate, per non far torto a nessuno, dimenticavo una terza categoria: LIBERO PENSATORE (o commentatore, è lo stesso).
il settore giovanile non c’entra assolutamente niente, se una società come il mestrino che ha vinto 2 campionati italiani delle giovanili rinuncia alla a1 pur avendola guadagnata sul campo… il problema è che ci sono costi altissimi in tutti gli sport. il nsotro, essendo tra i meno visibili, è tra i primi a saltare per mancanza di fondi, come succede nel mondo del lavoro: con la crisi, le prime a saltare sono le imprese deboli. o ci rendiamo conto che il problema (anche in maschile) sono ANCHE I COSTI DI TRASFERTA o non se ne fa nulla.
La sola cosa che può risolvere la situazione è la RINUNCIA AL GIRONE UNICO sia in campo maschile che femminile: due gironi nord- sud sia maschili che femminili, 2 stranieri massimo, playoff per le prime 4 di ciascun girone per lo scudetto (o anche le prime 2) e retrocessione diretta per le ultime 2 di ogni girone + obbligo di 2 squadre giovanili.
La figh, ormai arrivata alla fine di questo suo scollamento totale con le società, ha solo questa strada, in campo MASCHILE E FEMMINILE per evitare la catastrofe finale. una trasferta Bancole – Salerno non si può fare in giornata: tra pullman, albergo, viaggio e vitto… partono minimo minimo 5-6 mila euro. purtroppo in questo momento pesano anche quelli. per non parlare delle coppe europee.
strutturati su base territoriale i campionati costerebbero meno e ci sarebbero meno defezioni, come dimsotra il fatto che la a2 femminile e la a1 maschile hanno pochissimi problemi di numeri
Finalmente siamo arrivati al punto, cioè i settori giovanili. Tutto parte da lì, diamo le colpe di questa situazione a chi volete voi ma se le società non investono denaro e sopratutto tempo nei settori giovanili il movimento non cresce, la qualità è figlia della quantità. Se ci fossero 100/200 società che come il Malo, il Mestrino, il Fasano, tanto per citarne alcune, e ci metto pure la mia società la Pallamano Mascalucia, che a prescindere dai risultati crede da sempre nel lavoro sui settori giovanili, ovviamente supportati da una federazione che aiuti, incentivi ed indirizzi la sua politica federale in questo senso, la situazione della nostra pallamano sarebbe ben diversa. Che poi un Presidente di società decida di ridimensionare i propri obiettivi in ordine alle disponibilità economiche mi sembra cosa normale , se lo ha fatto pure il Milan non vedo il problema. E’ più difficile capire, ma non entro nel merito, un Presidente che chiude la propria società per disaccordi con la federazione. Allora Zamparini, patron del Palermo, che avrebbe dovuto fare, cambiare nazione.
come si diceva nel post che parla della PORINI al Sassari, si,avete ragione, si deve lavorare sulle giovani, poichè non si ha ricambio generazionale, finite le campionesse di oggi non si ha un futuro.
Ma siamo ancora in tempo, nulla è perduto, si sta solo perdendo la ”retta” via, basta capire gli errori e insieme iniziare a sveglire il movimento, senza buttarsi fango addosso! Tiriam su le maniche, nessuno escluso!
Ognuno si prenda le sue responsabilità e le cose miglioreranno di conseguenza, qui non si getta fango, qui si prende atto…
Loria però bisogna essere molto onesti nello scegliere “percettore” o “pagatore” …..non trovi?:-)
Per fortuna in mezzo ai pagatori e percettori c’è gente che lo fa per pura passione, è questa la gente che serve!! Di sicuro ci sono colpe in tutti gli ambiti ma se la federazione iniziasse a puntare sui giovani invece di sprecare il poco denaro in altro sarebbe più utile a tutti. Iniziamo a creare delle rappresentative u14, u16 e u18, torniamo a rifare il trofeo delle regioni, valorizziamo le nazionali…. Questo secondo me rimane il punto di partenza, sia da parte delle società che della federazione!!!
Oggi un amico con qualche anno in più mi ha mostrato un vecchio cartellone con topolino che spiegava le regole della pallamano. Mi sono venuti in mente gli zainetti di pesaro pieni di magliette e la promozione a scuola portando decine di libretti.
Questa a mio avviso è *visibilità*, non una partita al mese su RaiSport che solo se sei un addetto ai lavori ti ricordi di vedere.
Sarei curioso di sapere quanti bambini hanno iniziato il nostro sport per effetto della promozione televisiva dell’elite e quanti l’avevano iniziato con la promozione fatta di libretti, zaini, lezioni a scuola.
Nella realtà che vivo proporre pallamano a dei bambini è un’impresa. A 7/8 anni cosa possiamo proporre a bambini e famiglie? Calcio e altri sport propongono appuntamenti fissi a 10km da casa. Noi dobbiamo cercare qualcuno nella nostra disperata situazione e accordarci per occasionali incontri a 50km quando ci va molto bene.
Ovviamente la Federazione non ha la bacchetta magica, però se ha ancora dei soldi o della credibilità dovrebbe spenderli in favore di quelle società che si adoperano per promuovere questo sport.
Giusto per fare un esempio è troppo chiedere di non demandare in toto l’organizzazione dei campionati minori e dei concentramenti alle società? O fare degli opuscoli per chi fa promozione? Non ci possiamo permettere gli opuscoli? Un file in pdf si può fare? Ci arrangiamo noi a stamparlo, ma dateci un segnale che esistete perché altrimenti sembra di essere nel pieno deserto.
Quando ci sarà un settore giovanile attivo allora ci si potranno fare tutte le paranoie mentali su come organizzare i campionati di vertice, su come strutturare a piramide o su base territoriale il settore senior… Ma fino a quel momento tanti complimenti a chi se la sente di fare le varie elite e A1, ma non accaniamoci su chi lavora con i giovani e non se la sente di fare salti troppo grandi.
Alberto secondo me hai ragione !
I trofei topolino a Pesaro e Misano Adriatico erano un’ottima visibilità per la pallamano. La Federazione era entrata nelle scuole aveva creato un movimento.
Ora siamo nel deserto e sembra che non ce se ne voglia accorgere !
Senza giovani non si va da nessuna parte. Senza giovani è inutile imporre una regola che che prevede l’inserimento obbligatorio nelle rose di 4 under 21.
Bisogna ricreare tutto il movimento sia in ambito maschile che femminile. In giro c’è crisi, è vero ma se sport come rugby hanno preso piede in un paese soffocato dal calcio, l’impresa non è impossibile!
Il rugby ha preso forse piede in tv, ma nel paese direi proprio di no: i tesserati quelli erano e quelli sono rimasti, forse aumentati di poco ma non è che vedi i ragazzini per strada con la palla ovale, sempre quella tonda è…
Linomito, mi piaciono i tuoi commenti, ma qua ti sbagli di grosso, il rugby negli ultimi 10 anni è passato da 20.000 tesserati a 60.000!!!! noi pallamanisti invece??
Grande Linomito =)
Referee: dipende da quali cifre vuoi che ti vengano date… (capisci a me)
Si Lino infatti il rubgby NON ha più tesserati.
come comunicato sul sito figh, ieri a Roma si è svolta la riunione delle socierà iscritte in A1. da quanto c’è scritto (poco) sempbra che rimqttano la supercoppa (non vedo il motivo della sua sparizione) e dell’handball trophy. però da quanto ho capito si è e si resta in 6?? quante volte vi incontrate praticaemente all’anno?? o forse è stato omesso qualcosa per tenerci sulla graticola e darci un colpo di scena?? sig. Loria se ci può chiarire le idee ne saremmo grati, grazie.
Sicuramente Trespidi, io non ho di questi problemi la mia posizione è chiara e lampante.
Si Loria lo so che è chiara e lampante, lo so bene.
X HANDBAG mi vuoi far credere che un presidente che spende soldi ed energie per far valere le proprie ragioni preferisce mandare tutti a casa e smettere di fare sport????? non ci credo neanche se lo vedo. Mi piace credere che chi vive nel mondo dello sport, sopratutto una realta’ come la nostra ( la pallamano ) lo faccia soprattutto perche’ e’ lo sport che ama e al quale ci si e’ appassionati, quindi non puo’ esserci motivo per privarsi di qualcosa che si ama ci si puo’ delle volte abbattere come e’ successo a tutti, ma dopo due mesi di pausa estiva non si vede l’ora di riniziare, e questo accade in serie c in serie b nelle squadre under e naturalmente nelle serie maggiori, perche’ sport come il nostro vanno avanti soprattutto per la passione e l’amore che poche persone, ma presenti in tutte le nostre societa’ ci mettono.
Come mai che con tanti proclami, interventi di sapientoni addetti stampa, che rinunciano all’A1 sono le società meglio atrezzate???? Si perchè Bancole e Ferrara assieme a Salerno sono le società meglio organizzate con i loro sponsor consolidati, rappresentate dalle giovanili in tutte le categorie, promozione nelle scuole ecc….. Se guardiamo le altre società vediamo che Vigasio ha fatto un campionato U.14 a zero punti (con le bambine della pallavolo) saltando addirittura alcune gare, Teramo non ha alcun settore giovanile, Sassari da quanto tempo non segue le giovani???? Messina ?????? FORSE SAREBBE MEGLIO ANALIZZARE I MOTIVI DI QUESTI ABBANDONI ILLUSTRI CON I DIRETTI INTERESSATI. Purtroppo si preferisce andare alla deriva con la corona di sapientoni con ivari: “lo sapevo io”, “io l’avevo detto”, “gli altri non capiscono niente” ecc…….
Mi sta venendo il mal di mare a leggere i post su quest sito, visto che gli stessi interessanti argomenti vengono trattati in 2/3 posti contemporaneamente.oltretutto più o meno dalle stesse persone. Abbiate pietà: se parlate delle femminili fatelo da una parte sola e così per gli altri argomenti: Grazie.
Linomito il rugby ha migliorato la sua posizione sia come numero di tesserati che come società, e questo miglioramento è reale con tesserati che fanno attività agonistica vera con società vere che fanno campionati. Ti converrebbe verificare quanto avviene da noi, tesserati che non svolgono alcuna attività, società strane …….condominio A, condominio B, scuola Pascoli A, scuola Pascoli B……….. La realtà la vedi dai campionati che sia in quelli di serie che in quelli di categoria non ci sono più squadre, non parliamo poi delle squadre che partecipano alle coppe internazionali diventate rarissime.
Il metro di misura è questo tutto il resto è acqua fritta.
Il metro di misura sono i numeri, in quante regioni il ruigby ha una attività effttiva agonistica ? Quante sono le società affiliate? Parlare per parlare è facile ….poi ci sono i numeri…..
Si è parlato di miglioramenti (REALI, di società vere), solo a Mantova 5 nuove società di cui una femminile e ti assicuro che non sono solo sulla carta. Ma vuoi mettere a livello internazionale quanto conta il rugby Italiano. Dobbiamo solo copiare da chi fa meglio di noi in uno sport che era molto dietro di noi e negli ultimi 20 anni è cresciuto parecchio, al contrario della pallamano che è sempre diminuita sia come società che come risultati……poi ci sono i numeri……..E quelli li lascio a te.
ma per quanto rigurada Menegatti?